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 2016  settembre 20 Martedì calendario

Una donna ammazzata a bastonate e scaraventata per le scale. Fermato il marito che non voleva separarsi

L’ha trascinata con la forza fin dentro la villa abbandonata, poi nel salone d’ingresso ha iniziato a picchiarla e denudarla. Poi brandendo un bastone l’ha colpita più volte al viso e alla testa e, ancora tramortita, l’ha spinta fino alla stanza che precede l’ingresso della cantina. Qui, i poliziotti della scientifica di Ravenna hanno trovato impronte di piedi nudi impastate di polvere e sangue. È il segno che Giulia Ballestri riprendendo per un attimo i sensi ha tentato la fuga. Inseguita dal suo aguzzino è stata colpita nuovamente, con ancora più ferocia e infine lanciata giù per le scale dello scantinato dove il suo corpo è stato ritrovato con addosso il solo reggiseno, devastato dalla furia cieca del suo assassino. Secondo la Procura, ad uccidere Giulia Ballestri, ravvennate di 40 anni, madre di tre figli, è stato il marito Matteo Cagnoni, 51enne, dermatologo di origini fiorentine. L’avrebbe ammazzata perché non si rassegnava all’idea di perderla per sempre. I due erano in crisi da diversi mesi e lei voleva lasciarlo. Aveva un’altra storia e voleva andarsene da quell’uomo violento per cercare di ricostruirsi una nuova vita.
Cagnoni, secondo la ricostruzione del procuratore Alessandro Mancini, che coordinerà l’inchiesta assieme al pm Cristina D’Aniello, venerdì mattina l’avrebbe costretta a seguirlo in una villa di sua proprietà ormai abbandonata. In quelle stanze, lontano da orecchie e occhi indiscreti, si sarebbe consumato il delitto. E molto probabilmente, prima, ha anche abusato di lei sessualmente. L’allarme è scattato soltanto domenica pomeriggio quando il fratello della donna non è riuscito a raggiungerla telefonicamente. A stretto giro la polizia è andata a cercare il marito, che nel frattempo sembrava sparito nel nulla assieme ai tre bambini che hanno dai sei agli undici anni. Immediatamente dopo sono partite le perquisizioni nei diversi immobili di famiglia. Fino ad arrivare nella villa degli orrori che risultava chiusa e con l’allarme inserito. Entrati all’interno gli agenti si sono trovati di fronte a una scena da incubo, con tracce di sangue ovunque e il corpo della donna senza vita.
Cagnoni è stato scovato a Firenze nella casa dei genitori dove si stava nascondendo in attesa di partire per l’estero. Quando ha sentito arrivare la polizia ha tentato una improbabile fuga saltando dalla finestra. Inseguito era riuscito a far perdere le sue tracce. Gli uomini della Questura lo hanno però fermato poco dopo, quando è tornato a casa convinto che fossero andati via. Durante l’arresto sono saltati fuori i passaporti dei ragazzini e il suo, in più nella tasca di una giacca gli è stata trovata una cospicua somma di denaro. Per gli inquirenti è la prova che si preparava a fuggire oltre confine. Condotto in carcere sulla base di un fermo emesso dai magistrati di Ravenna, ora sarà il gip di Firenze a doverlo convalidare prima del trasferimento in Romagna. L’uomo, scrivono i pm, «aveva scoperto la relazione e nell’agosto scorso aveva aggredito per strada il contendente». Non riusciva a rassegnarsi alla richiesta di separazione che era arrivata dalla moglie. Ancora: «Ormai accecato dalla gelosia, aveva sviluppato un senso di controllo maniacale nei confronti della donna». Giulia Ballestri era molto preoccupata. Pensava addirittura di essere seguita, e «temeva di essere intercettata dal marito». Sapeva che era violento, al punto che dopo l’aggressione al suo nuovo compagno, evitava discussioni che potevano alimentare ulteriormente i continui litigi. L’uomo è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.