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 2016  luglio 26 Martedì calendario

A Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino Rouen, due terroristi entrano in una chiesa dove si sta celebrando messa e sgozzano il prete

•  A Saint-Etienne-du-Rouvray, a qualche chilometro da Rouen, in Francia, due terroristi, armati di coltelli e con cinture esplosive, sono entrati alle 9 e 30 in una chiesa dove si stava celebrando la messa, gridando «Daesh» e «Allah Akbar». Volevano costringere il sacerdote, padre Jacques Hamel, 86 anni, a inginocchiarsi, giravano attorno all’altare facendo una specie di proclama islamico, in arabo, mentre si riprendevano con i cellulari. Il prete, che si è rifiutato di inginocchiarsi, è stato sgozzato. Una suora, che era più vicina alla porta, è riuscita a uscire e a chiedere aiuto a un automobilista. In tempo record la zona è stata isolata. Sono arrivati anche i reparti speciali. Dopo l’omicidio del prete i due non sono fuggiti, ma sono rimasti in chiesa a minacciare gli ostaggi e a usarli come scudi umani contro gli agenti. Un fedele è stato ferito ed è gravissimo in ospedale. Alle 11 i due sono usciti sul sagrato dalla porta principale, coltelli alla mano. I cecchini appostati sulle case della piazza li hanno freddati (Nicastro, Cds). Uno dei due si chiamava Adel Kermiche, aveva 19 anni e un braccialetto elettronico al polso perché era un sorvegliato speciale. Altro si chiamava Abdel Malik P.,  anche lui diciannovenne, anche lui era stato oggetto di un mandato di cattura sulla base di un allarme diffuso ai servizi segreti: «Individuo pericoloso sospettato di voler commettere un attentato». Le autorità francesi avevano ricevuto un avviso con nome e fotografia due giorni prima dell’attacco. Il ragazzo non era della regione, viveva a Aix-les-Bains, in Savoia, aveva da poco passato la maturità e frequentava una moschea della città. Il presidente Hollande: «Siamo in guerra contro Isis. La combatteremo con tutti i mezzi, nel rispetto del diritto: perché questo fa di noi una democrazia. E vi assicuro che questa guerra la vinceremo».