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 2016  settembre 17 Sabato calendario

I sindacalisti della Uil dicono che andavano in crociera per parlare di contratti

Le crociere finanziate dalla Uil agli alti dirigenti del sindacato, accompagnati dalle rispettive mogli, avevano un preciso scopo: «Riunioni di lavoro per discutere di contratti del pubblico impiego e politiche previdenziali», il tutto a bordo di navi extra lusso. A spiegare questo concetto, durante l’interrogatorio ai pm della procura di Roma, Francesco Paolo Marinaro e Stefano Pesci, è Luigi Angeletti ex segretario nazionale della Uil. Angeletti è imputato, assieme all’attuale segretario, Carmelo Barbagallo e ad altri sei sindacalisti, tra cui spicca il nome dell’ex presidente del Cnel Salvatore Bosco, di appropriazione indebita.
«Le crociere indicate nei capi d’accusa avevano lo scopo di consentirci di discutere in maniera approfondita, e per più giorni, di importanti tematiche relative principalmente al blocco dei contratti del pubblico impiego e – precisa Angeletti ai pm il 20 ottobre del 2015 – delle politiche previdenziali dei governi in carica». Un’attività di lavoro svolta in due diverse occasioni, una nella crociera denominata “Costa Atlantica – terra dei Vichinghi” e l’altra a bordo della nave Costa Favolosa. Riunioni sindacali tra calici di champagne, alla spa o al cinema di cui però, un amareggiato Angeletti, spiega non esserci nessuna traccia: «In seguito alle riunioni effettuate a bordo delle navi non sono stati redatti documenti, o resoconti scritti». Tuttavia, ha affermato l’ex segretario «l’esito è stato ovviamente utile per i successivi confronti in seno alle segreterie». Infine Angeletti sostiene di non sapere chi avesse pagato la vacanza-lavoro sua e della moglie. «Ricordo che quando Romano Bellissima (sindacalista Uil anch’egli imputato per appropriazione indebita, ndr) mi prospettò l’iniziativa, chiesi se dovevo provvedere all’acquisto del biglietto, sia per me che per mia moglie. Mi fu risposto di non preoccuparmi. Avrebbe provveduto lui».
L’inchiesta del nucleo tributario della Guardia di Finanza, sulle crociere pagate ai vertici del sindacato con i soldi della Uil Pensionati, Pubblica amministrazione e Trasporti, rappresenterebbe però solo la punta dell’iceberg. Di questo ne sono certi gli inquirenti. Tuttavia i pm titolari dell’indagine hanno dovuto chiedere l’archiviazione per «maturata prescrizione», per altri fatti che risalgono al 2008- 2009.
«Tra gli episodi avvenuti a Roma assume particolare importanza il prelievo di oltre 1 milione e mezzo di euro», si legge nella richiesta di archiviazione che la procura ha inviato al gip. Denaro utilizzato «per finalità privatistiche», emerge sempre dal documento. «Tale modus operandi è documentato in modo oggettivo» sia dagli accertamenti bancari effettuati dalle fiamme gialle che dalla consegna di diverse ricevute da parte di un sindacalista. Materiale che dimostra che «le operazioni bancarie erano finalizzate ad assicurare la disponibilità del denaro a due dirigenti della Uil trasporti».
Certo di un esito favorevole del processo sul caso crociere è Carmelo Barbagallo. L’attuale segretario Uil ha precisato in una nota: «Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e resto in attesa di poter chiarire ogni aspetto di questa vicenda. Personalmente, non ho mai neanche pensato di poter utilizzare risorse della Uil per fini estranei agli interessi dell’organizzazione alla quale ho sempre dedicato e dedico tutto il mio lavoro e la mia persona».