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 2016  settembre 19 Lunedì calendario

Ogni giorno tre auto a noleggio vengono rubate. Un mercato criminale che non conosce crisi

C’è un business criminale che non conosce crisi. È il furto delle automobili a noleggio. Un fenomeno che nel 2015 ha conteggiato 1.238 veicoli rubati, una media di oltre tre auto al giorno, causando danni per 8,5 milioni di euro agli operatori del settore. Cinque sono le regioni dove è avvenuto il 90% dei furti: Campania (33%), Puglia (26%), Sicilia (13%), Lazio (10%) e Lombardia (8%). Ladri all’opera in particolare a Napoli, la città più colpita d’Italia insieme a Bari, Catania, Roma e Milano.
Azioni riconducibili a organizzazioni malavitose, attratte da vetture che nella maggioranza dei casi hanno meno di dodici mesi di vita. A essere prese di mira, complice il fiorente mercato nero dei pezzi di ricambio, sono soprattutto le utilitarie. Tanto che, nella triste classifica dei furti d’auto a noleggio, spiccano ai primi posti 500, Panda e Fiesta. Questi e altri dati sul comparto emergono da un’analisi di Aniasa, associazione nazionale industria dell’autonoleggio di Confindustria.
Uno studio che evidenzia anche due interventi messi in campo dagli autonoleggiatori per arginare il dilagante fenomeno. Il primo è la protezione delle vetture con dispositivi hi-tech, strumenti sofisticati (satellitari e radiofrequenza) che localizzano l’automobile presa a noleggio.
Il secondo è la creazione di partnership con operatori specializzati nel rilevare e recuperare i veicoli rubati. Nel 2015, su 1.238 sottratte, 488 sono state recuperate. Il 45,7% in più rispetto al 2014. «Il settore del noleggio dei veicoli rappresenta il principale bacino dove attingono le organizzazioni criminali – racconta Giuseppe Benincasa, segretario generale di Aniasa —. Un business redditizio che beneficia di un’evidente difficoltà delle istituzioni, centrali e locali, nel prevenire e contrastare il fenomeno, che purtroppo riserva al nostro Paese la maglia nera a livello europeo».
Preoccupazioni confermate dall’incremento dei furti registrato nei primi cinque mesi del 2016: più 13% rispetto allo stesso periodo del 2015. Eventi che penalizzano economicamente gli operatori del settore. «Il furto dell’auto genera tre conseguenze – spiega Benincasa – l’immediata perdita del valore del veicolo, il successivo mancato fatturato dovuto all’impossibilità di noleggiarlo e i costi di gestione per le pratiche amministrative e burocratiche connesse all’evento».
Uscite finanziarie preoccupanti. «Questi costi – aggiunge Benincasa – stanno costringendo i grandi operatori multinazionali e nazionali del noleggio a breve termine a valutare la permanenza in aree strategiche per l’offerta turistica del nostro Paese. Senza contare, nel caso in cui l’episodio colpisca turisti stranieri, il problema d’immagine che si genera per il nostro Paese».
Questioni alle quali si aggiunge un altro fenomeno che si sta consolidando negli ultimi anni: il furto dei navigatori satellitari. Una sottrazione che, oltre ad alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio, consente ai ladri d’impossessarsi di microprocessori e utilizzarli per clonare le carte di credito.