18 settembre 2016
In Belgio la prima eutanasia per un adolescente • Raid Usa uccide «per errore» 80 soldati siriani assediati dall’Isis • Se l’Europa potesse chiudere davvero le frontiere entro il 2030 perderebbe trenta milioni di lavoratori • Morti due operai in un giorno
Eutanasia 1 In Belgio - per la prima volta nel mondo - c’è stato un caso di eutanasia su un minorenne: un malato terminale di 17 anni «che soffriva di dolori insopportabili». Non era mai successo dal 2014, anno in cui il Paese aveva introdotto una legge che introduce la possibilità di provocare la «dolce morte» anche per chi ha meno di 18 anni. L’episodio, raccontato dal quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad senza troppi dettagli per proteggere l’identità della famiglia, è avvenuto in un paese delle Fiandre «in silenzio e nella discrezione più assoluta». La legge belga prevede che i genitori di malati terminali debbano prima fare una richiesta al medico curante, il quale deve poi chiedere e ricevere l’autorizzazione da parte del Dipartimento di controllo federale e valutazione dell’eutanasia. È richiesta anche una forma di consenso da parte del diretto interessato (Bresolin, Sta).
Eutanasia 2 Il presidente della Conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco ha affermato che quanto è successo in Belgio «ci addolora e ci preoccupa». Bagnasco ha ricordato che anche papa Francesco ha più volte ribadito che «la vita è sacra e deve essere accolta sempre». Il capogruppo di Area popolare alla Camera, l’ex ministro Maurizio Lupi, ha commentato via Twitter che «Erode è tornato», lanciando l’allarme per una nuova «strage degli innocenti». Il deputato del Pd Edoardo Patriarca ha detto che quanto accaduto in Belgio «lascia a bocca aperta» e ha esortato l’Europarlamento a intervenire «perché su temi come la vita e la morte non possono esserci differenze sostanziali tra i Paesi Ue». Favorevoli invece i radicali, da sempre promotori e sostenitori dell’eutanasia (Caizzi, Cds).
Eutanasia 3 Anche l’Olanda permette l’eutanasia ai minori. Ma con dei limiti: ad Amsterdam è consentito solo per i neonati e per i maggiori di 12 anni (Bresolin, Sta). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Siria Un errore clamoroso, su cui sta indagando il Pentagono, rischia di mandare in frantumi la tregua in Siria. Raid aerei condotti dagli F-16 e A-10 dell’aviazione statunitense su una collina strategica alle porte di Deir Ez-Zour, nell’Est del Paese, hanno colpito ieri sera le postazioni dell’esercito governativo, assediato dall’Isis, e quasi annientato un battaglione. Oltre 80 morti, per Damasco, e centinaia di feriti. Altri soldati sono stati uccisi dai jihadisti, che hanno approfittato dell’insperato aiuto aereo per conquistare la vetta del Jabal Thardeth, da dove ora tengono sotto tiro l’aeroporto militare. Su richiesta della Russia è stato convocato d’urgenza il Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il raid — secondo la versione ufficiale — è stato lanciato per errore ed è stato interrotto dopo che Mosca ha avvisato Washington che il target era governativo. Ma ora Damasco accusa Washington di «dare appoggio aereo allo Stato islamico e ad altri gruppi terroristici» (Stabile, Sta; Olimpio, Cds).
Migranti 1 Uno studio della Fondazione Leone Moressa, su stime Eurostat e Istat, svela cosa accadrebbe se l’Europa potesse chiudere davvero le frontiere: nel 2030 la popolazione Ue diminuirebbe dell’1,9%, sotto quota 500 milioni. Ancora più drastico il calo demografico in Germania (-7%, da 81 a 75 milioni) e in Italia (-5%, da 60 a 57 milioni). La fascia d’età lavorativa (15-64 anni), che attualmente rappresenta il 65,5% della popolazione europea, scenderebbe al 60,8%. Tradotto: 30 milioni di persone in meno. Per l’Italia si tratterebbe di una perdita di 4,3 milioni di cittadini in età lavorativa. Ancora peggiore l’andamento in Germania: 9 milioni in meno. Calerebbero anche i giovani nella fascia 0-14 anni, dall’attuale 15,6% al 14,3%, con una diminuzione di quasi 8 milioni in Europa e un milione e 300mila in Italia. Al contrario, l’invecchiamento della popolazione porterebbe a un aumento di 6 punti percentuali tra gli over 65 (+28 milioni in Europa). In Italia gli anziani crescerebbero di 2,6 milioni, passando dal 21,7% al 27,5% (Polchi, Rep).
Migranti 2 Come sarà invece l’Italia tra 15 anni, con gli attuali flussi migratori invariati? Oggi tra gli italiani la popolazione in età lavorativa rappresenta il 63,2%, mentre tra gli stranieri il 78,1%. Gli anziani sono il 23,4% e solo il 3% tra gli immigrati, ma stando all’Istat nel 2030 saliranno al 29,2% tra gli italiani e all’8,2% tra gli stranieri. E ancora: nel 2015 gli immigrati rappresentano l’8,2% della popolazione residente in Italia. Valore che sale all’11,3% tra i bambini e scende addirittura all’1,1% tra gli anziani, «con un impatto dunque minimo sulla spesa pubblica». Nel 2030, gli immigrati rappresenteranno ben il 14,6% della popolazione, arrivando addirittura al 21,7% nella fascia 0-14 anni e al 17,4% nella fascia 15-64. Cambierà anche il mercato del lavoro: oggi gli occupati stranieri sono oltre 2 milioni, con un’incidenza del 10% sul totale, nel 2030 saranno 4 milioni, pari al 18% degli occupati. Mantenendo gli attuali tassi di crescita, il Pil prodotto dagli immigrati ammonterà a 217 miliardi, pari al 15% del totale (attualmente è poco al di sotto del 9%) (ibidem)
Morti bianche Ieri sono morti sul lavoro due operai. Nello stabilimento Ilva di Taranto, verso le 7, Giacomo Campo, 25 anni, intervenuto per riparare un guasto, è stato schiacciato tra un rullo e un nastro trasportatore, e stritolato dagli ingranaggi. Due ore dopo un altro incidente: stavolta a Roma, in una rimessa Atac, dove ha perso la vita Antonio Alleovi, capo elettricista, 54 anni, folgorato nell’intervento su un pantografo. I due incidenti seguono quello di mercoledì al polo logistico di Piacenza dove un facchino egiziano di 53 anni, Abd Elsalam Ahmed Eldanf, sindacalista Usb, padre di cinque figli, ha perso la vita travolto da un tir durante un picchetto. L’autista, indagato per omicidio stradale, non lo ha visto e lo ha schiacciato. Le tre morti bianche di questi giorni vanno ad aggiungersi alle oltre 270 nel 2016 (Fulloni, Cds).
(a cura di Roberta Mercuri)