Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  settembre 14 Mercoledì calendario

Oggi Marco Morelli prende la guida di Montepaschi

Gita con benedizione a Francoforte per i vertici di Mps e l’amministratore delegato in pectore Marco Morelli, che sarà cooptato oggi in un cda pomeridiano della banca senese a Milano.
Con un volo mattutino il presidente dell’istituto Alessandro Tononi, il consigliere a capo del comitato nomine Alessandro Falciai e il candidato ad hanno raggiunto l’Eurotower, per incontrare i responsabili della vigilanza sull’Italia. Gli incontri sono stati due e separati: prima i membri della banca, in mezzo a un’operazione delicata ispirata proprio dalla Bce, che a fine giugno chiese al Monte di smaltire i troppi crediti inesigibili; poi Morelli, capo uscente di Bofa Merrill Lynch in Italia che ieri avrebbe ricevuto un informale nulla osta dai controllori europei. Il parere formale della Bce, ai sensi della disciplina “fit and proper”, arriverà il prossimo mese, quando il manager sarà insediato e l’esame sull’adeguatezza dei requisiti sarà approfondito. Sembra che l’esito dei due incontri ieri sia stato positivo, così da permettere, già all’ora di pranzo, la convocazione del cda che oggi a Milano coopterà Morelli amministratore delegato. Quanto al ruolo di direttore generale, dovrebbe restare ancora per qualche giorno a Fabrizio Viola, capo uscente che si presume passerà il testimone operativo settimana prossima. Di Viola, Morelli riceverà anche i compensi pari a 1,9 milioni di euro annui. Tra gli incartamenti portati a Francoforte ci sarebbe anche un parere legale di nulla osta sulla sanzione che Banca d’Italia inflisse a Morelli per il suo passato da dirigente senese. Il banchiere romano, classe 1961, ha infatti già lavorato a Siena tra il 2003 e il 2010, quando lasciò col grado di vice direttore generale in rotta con la gestione di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Per quell’incarico nell’ottobre 2013 Morelli fu multato da Bankitalia – insieme a consiglieri, sindaci e altri dirigenti – per 208mila euro, per «mancate ed errate segnalazioni all’organo di vigilanza», relativi alla raccolta finanziamenti per l’acquisizione di Antonveneta tramite il bond Fresh. Ma due mesi dopo, nel dicembre 2013, i pubblici ministeri di Siena chiesero per lui l’archiviazione, dopo averlo indagato tempo prima per ostacolo alla vigilanza. Su quella multa il banchiere ha fatto ricorso presso Via Nazionale, ricorso tuttora pendente.
Morelli avrà poco tempo per studiare le carte, che in parte conosce essendo Bofa Merrill Lynch tra gli advisor del fondo Atlante, e membro del consorzio chiamato a garantire l’aumento che Mps farà contestualmente alla cessione (anche ad Atlante) di 9,2 miliardi di sofferenze, per colmare l’ammanco di patrimonio.
Per ridurre l’importo della ricapitalizzazione è anche prevista la conversione volontaria in azioni dei bond subordinati targati Mps. Ne circolano per circa 5 miliardi di euro, di cui 3 in mano a investitori istituzionali, 2 alla clientela minuta. A quanto si apprende, per massimizzare le adesioni (come gradiscono le banche d’affari del consorzio, guidato da Jp Morgan e Mediobanca) e dare la scelta a tutti i portatori, si fa strada l’idea del “doppio binario”. Da una parte le offerte di scambio per la categoria degli investitori istituzionali, corredate di agili informative per esperti; dall’altra l’offerta al largo pubblico, concentrata sul bond Upper tier II da 2,1 miliardi scadenza 2018. Lo slittamento dei tempi delle operazioni darà il tempo di predisporre per questo un prospetto, chiesto da Consob e coordinato con quello dell’aumento di capitale.