la Repubblica, 13 settembre 2016
Chi è Ceferin, il prossimo presidente dell’Uefa
Domani ad Atene il congresso dell’Uefa eleggerà l’ottavo presidente: lo sloveno Aleksander Ceferin, 49 anni, avvocato penalista di Lubiana. Salvo impennate per lo sfavorito olandese Michael Van Praag. Michel Platini, dopo 8 anni al vertice e l’assalto fallito alla Fifa di Blatter per lo scandalo che li ha detronizzati entrambi, è stato invitato al passaggio di consegne. Ma gli onori al Roi caduto non cambiano la sostanza: se vince Ceferin (accreditato del sostegno di 38 federazioni su 55, ne bastano 28), comincerà l’era della collegialità, dopo quella degli uomini forti. Il ritiro della candidatura del presidente ad interim, lo spagnolo Villar, dovrebbe spianare la strada allo sloveno. Non mancano analogie con lo svizzero Gianni Infantino, 46 anni, successore di Blatter. Sia Infantino sia Ceferin sono avvocati, poliglotti e legati all’Italia: il presidente della Fifa per le origini, il potenziale capo del governo europeo per vicinanza geopolitica. Ambedue hanno ricevuto appoggio dalla Figc di Tavecchio, che per Ceferin fa il pontiere tra est e ovest da aprile, col cartello tra Turchia, federazioni balcaniche e paesi scandinavi: «Van Praag è nel comitato esecutivo da 8 anni: non può essere garante del cambiamento». La Figc otterrà che una donna, l’italiana Evelina Christillin già presidente del comitato promotore di Torino 2006, entri nel direttivo Fifa. Per Ceferin il nodo è il compromesso tra gli interessi dei grandi club e le piccole federazioni. La riforma della Champions (16 squadre su 32 alle 4 grandi leghe) non gli è piaciuta: «Ma è meglio di una Superlega privata». Nel suo manifesto: il limite al mandato, la Supercoppa in Cina e un freno ai grandi procuratori.