la Repubblica, 13 settembre 2016
In Italia ci sono solo duemila braccialetti elettronici. Troppo pochi
Duemila braccialetti disponibili. E duemila utilizzati. Ma una richiesta fino a cinque volte superiore da parte dei tribunali che crea lunghissime liste d’attesa. Costringendo così in cella detenuti che potrebbero tornare a casa. Nonostante gli annunci, in Italia non si riesce a far partire il sistema del braccialetto elettronico per svuotare le carceri. A disposizione del Dipartimento di amministrazione penitenziaria ci sono circa duemila apparecchi che però sono troppo pochi rispetto ai bisogni. Il ministero degli Interni ha appena bandito una gara per altri diecimila visto che sempre più spesso i giudici chiedono l’applicazione della misura alternativa: dovrebbero essere a disposizione entro la fine dell’anno. Il problema è anche di natura giuridica perché non esiste una chiara indicazione che spieghi cosa fare quando il braccialetto manca. Per questo sono i giudici a valutare, caso per caso, se l’apparecchio elettronico rappresenti «un indispensabile mezzo di controllo».