Corriere della Sera, 11 settembre 2016
Le miss sono normali, ce n’è una che balbetta, una curvy e una musulmana. E poi c’è lei, la regina: Rachele Risaliti
Dopo vent’anni rivince la Toscana. Miss Italia 2016 è Rachele Risaliti, 21 anni di Firenze, centosettantasette centimetri di altezza, capelli biondo cenere e occhi verdi. Ha spuntato lei il testa a testa con la Curvy Paola Torrente di Angri, nel Salernitano, taglia 46 per un metro e ottanta, espressione di una bellezza italiana libera da vincoli: è arrivata seconda, ma è la vincitrice morale di questa edizione che ricorderemo soprattutto per quelle che non si arrendono.
Come Nadia Nefzi, Miss Roma, sopravvissuta al naufragio della Costa Concordia e agli incubi che non l’hanno fatta dormire per settimane: «Mi hanno aiutato uno psicologo, il mio compagno e riascoltare Celine Dion che canta My Heart Will Go On». Come Marta Barbabietola, Miss Miluna Umbria, che balbetta da quando è nata: «Mi sono sempre messa da parte, ma adesso basta, ho deciso che meritavo di partecipare a questo concorso».
Come Fabiana Pastorino, la Curvy di Miss Italia, che con la sua 46 di taglia è venuta qui a Jesolo per fare scorta di autostima: «A febbraio mi attende l’Erasmus a Strasburgo. Però volevo levarmi di dosso l’etichetta di cicciottella con gli occhiali».
Miss Italia 2016 non è una bambolina dagli occhioni dolci che sogna di sfondare in tivù. È una ragazza concreta, con la testa sulle spalle, che lavora oppure studia e che qui si concede una passerella di leggerezza. Se poi vince, tanto meglio, perché sarà lavoro garantito dagli sponsor per un anno.
E sì, per alcune assomiglierà a un sogno. Ma non ci sono manie di grandezza nelle parole di Alessia Prete, Miss Rocchetta Bellezza Piemonte Val d’Aosta, che quando va all’università con i mezzi pubblici dal suo paese Volvera a Torino ci impiega tre ore giuste giuste. Racconta: «Papà fa l’autista di camion, mamma lavora alla mensa di Mirafiori. Io studio Economia e statistica e vorrei specializzarmi in Big Data».
Neppure Marta Cerreto, Miss Miluna Campania, ha mire impossibili: sogna di sposarsi con Gennaro e di avere dei figli, perché la vita l’ha già messa alla prova e lei vuole solo andare avanti. «Ho sconfitto una malattia e mi sono salvata da un incidente. Faccio la Youtuber e sono devota a papa Francesco. Che male c’è?».
Non c’è niente di male. Neppure nelle parole di Mara Zucca, Miss Sardegna, che fa sorridere per l’ingenuità: lei vorrebbe diventare chirurgo plastico, ma non ha fatto il test di Medicina perché in quei giorni era a Jesolo.
Ragazze nostre, di questa Italia. Giadira Mohamed Ismail, musulmana figlia di rifugiati politici, che con la fascia di Miss Emilia ambisce a un futuro da fotomodella.
Oppure Simona Tanzi, fashion blogger di Matera, che è Miss Basilicata, ma soprattutto trait d’union di due famiglie allargate dove la sorella più piccola ha 7 anni e lei che è la maggiore 25.
E allora, forse, non è così «anticonformista» essere a Miss Italia, come ha detto la giurata femminista Anselma Dell’Olio prima della diretta su La7: «Quando si vuole denigrare un uomo si attacca la sua virilità, ma se è una donna si attaccano il suo aspetto fisico e la sua età». Lei un modello femminile ce l’ha: «Simone de Beauvoir». Bellissima, per la sua libertà.