Corriere della Sera, 12 settembre 2016
Miss Italia si chiama Rachele Risaliti, ha 21 anni, è bionda con gli occhi verdi. E dire non si era iscritta al concorso
Miss Italia per caso. «Non mi sono iscritta io al concorso, non so nemmeno se siano state le mie amiche o i miei genitori. Tant’è che alla prima convocazione non mi sono presentata. Poi ne ho parlato a casa e ho deciso di fare questa esperienza». Rachele Risaliti è la nuova reginetta di bellezza, che si è «autoincoronata» sabato notte circondata dall’abbraccio delle compagne di gara causa confusione al termine della diretta su La7 (il programma è stato seguito da un milione 461 mila spettatori con un picco di share del 21,64%), il principe Raoul Bova non era a portata di mano per adempiere al compito.
Ventuno anni, fiorentina, cuore viola («Qualche volta vado allo stadio»), fino a qualche mese fa svolgeva serena la sua vita di insegnante di ginnastica ritmica alle bambine di 10 anni e di studentessa di Fashion Marketing Management al Polimoda, con l’obiettivo di laurearsi nei termini. «Lo desidero ancora più di tutto, nei miei progetti c’è pure un master all’estero per diventare trend forecaster, quello che prevede le tendenze di moda».
Adesso, seduta a un tavolino di un hotel di Jesolo dopo aver spiluccato qualcosa per pranzo tra una conferenza stampa e un set fotografico, si commuove spesso preoccupata da ciò che l’aspetta. «Ho paura di non riuscire a reggere questi ritmi, spero di avere la forza di fare tutto». Le basterà dormire un po’. «Stanotte ho riposato soltanto un’ora».
Occhi verdi che a momenti sembrano azzurri («Li ho ereditati da mio nonno Leonardo, scomparso prima che nascessi»), un metro e 77, capelli biondo cenere, ha un piccolissimo tatuaggio sul polso sinistro, con tre iniziali in corsivo: ci, emme, esse. «Sono i nomi dei miei genitori». Dove per genitori ne intende quattro. «Mia madre Monica, mio padre Stefano, che si sono separati quando avevo tre anni, e i loro nuovi compagni, un altro Stefano e Cristiana».
I fratelli li ha chiesti, ma non sono mai arrivati. «Adesso non li voglio più, sto bene da sola». In compenso tre anni fa il papà le ha regalato Bloom: «Il mio labrador color miele, è una femmina. Purtroppo, però, la notte mi snobba e dorme con i miei». Cresciuta a Prato con un trolley sempre pronto per andare a dormire una volta dalla madre e una volta dal padre, adesso mantiene l’alternanza prendendo il treno per Firenze, dove si è trasferita la mamma. «È sempre stato così, sono abituata. Certo, mi è spiaciuto non avere ricordi di loro due durante l’infanzia».
Negata per la cucina, il suo piatto preferito è la pizza, ma senza glutine, a causa di un’intolleranza. «Piano piano sto reinserendo nella mia dieta tutti gli alimenti». Cantante preferita Laura Pausini, canzone Incanto di Tiziano Ferro, libro di sempre Il Piccolo Principe e, di recente, Il diavolo custode, da cui è stato tratto il film Quasi amici. «Leggo soprattutto manuali di studio, non mi resta tanto tempo per altro». Stilisti: «Chanel e Valentino».
Tra dieci anni si sogna sposata con Federico, studente di Economia a Londra, suo fidanzato da uno, ma amico da dieci. «Ci siamo conosciuti al mare a Castiglioncello, lui era figlio di amici di famiglia». Sogno nel cassetto, molto concreto: «Riuscire a farcela, un giorno alla volta. Sono un po’ intimorita dalle emozioni di questi giorni».