La Stampa, 12 settembre 2016
Per il governo il primo voto di fiducia dopo le vacanze
Riapre il Parlamento e il primo scoglio sarà la Giustizia, con una serie di nodi che arriveranno al pettine dopo mesi di rinvii. Il governo per evitare guai potrebbe porre la prima questione di fiducia della stagione al Senato, sulla riforma del processo penale, nella parte che riguarda la prescrizione dei reati. A Palazzo Madama va in aula la riforma che tocca nervi sensibili come le intercettazioni e il tempo di prescrizione dei reati: ad agitare il Pd sono alcuni emendamenti di Felice Casson per far partire la prescrizione dal momento della conoscenza del fatto o della sentenza di primo grado: che smontano l’accordo con Ncd su cui il governo ha faticato a raggiungere un’intesa: accordo che fissa le sospensioni della prescrizione dopo il primo e secondo grado. E qualcuno nel governo sta pensando a porre la fiducia, per evitare la discussione in aula di 400 emendamenti che può essere pericolosa per la tenuta della maggioranza.
Alla Camera c’è un’altra grana politicamente sensibile. Il decreto legge sul pensionamento dei magistrati, che riguarda un prolungamento solo per i giudici della Cassazione fino a 72 anni. I big del Pd non sottovalutano la questione, affidata non a caso a David Ermini, relatore e responsabile giustizia Pd di stretta fede renziana. Domani comincia l’esame in commissione Giustizia e le polemiche sono già messe in conto.