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 2016  settembre 12 Lunedì calendario

Che malattia ha Hillary Clinton?

Hillary Clinton ha la polmonite. La diagnosi risale a venerdì scorso, 9 settembre, ma il suo medico personale, Lisa Bardack lo ha rivelato con una nota ufficiale solo ieri pomeriggio (già notte in Italia). «Clinton ha accusato un attacco di tosse collegato a una serie di allergie. Venerdì, durante accertamenti per valutare l’origine della sua tosse prolungata, le è stata diagnosticata una polmonite».
È una notizia che può avere un impatto formidabile sulla campagna elettorale. Per il momento l’ex segretario di Stato si sarebbe limitata ad annullare il tour in programma oggi in California. Ma è evidente che, a questo punto, le conseguenze sono imprevedibili. L’opinione pubblica americana è stata tenuta all’oscuro delle condizioni reali di salute di Hillary Clinton per tre giorni e tutto lascia pensare che la commedia sarebbe andata avanti ancora a lungo se ieri mattina l’ex First lady non fosse stata costretta ad abbandonare la cerimonia in ricordo dell’11 settembre a Ground Zero.
Alle 9.30, un’ora e mezza dopo l’inizio della commemorazione, Hillary si sente male. Fa caldo, c’è umidità, appena temperata da una leggera brezza. Lo staff e gli uomini della scorta la riportano subito in macchina. Un video di 20 secondi diffuso su Twitter svela una scena inquietante. Clinton, sorretta da due collaboratrici, è ferma sul marciapiede in attesa della macchina. Quando arriva il van di servizio prova a fare un passo, ma si piega sulle ginocchia. Accorrono gli agenti dei servizi segreti, ma Hillary sembra quasi tuffarsi sul sedile posteriore. Passerà un’altra ora e mezza prima che Nick Merrill, portavoce dell’ex segretario di Stato, diffonda un comunicato: «Durante la cerimonia Hillary Clinton ha accusato un colpo di calore e quindi ha deciso di partire per raggiungere l’appartamento di sua figlia Chelsea. Ora si sente molto meglio».
La candidata democratica ricompare poco prima di mezzogiorno, esce da sola dalla abitazione di Chelsea, poco lontano dal celebre grattacielo Flatiron, percorre qualche metro sorridente, scherza con una bambina e risponde alla domanda di un reporter: «Oggi è una gran bella giornata a New York, mi sento bene, grazie». Tutto falso. Una bugia grottesca. All’una l’ex First lady torna nella sua casa di Chappaqua, nello stato di New York. I giornalisti che di solito la seguono vengono lasciati a terra. Lo staff chiama, invece, d’urgenza la dottoressa Bardack. Forse è proprio lei, il medico di fiducia, a segnalare che la situazione non è più gestibile. Hillary, che ha 68 anni, deve riposare, non può reggere il ritmo della competizione. Un passaggio del comunicato di Lisa Bardack sembra quasi un modo per definire le responsabilità: «Da venerdì Hillary Clinton è sottoposta a un trattamento di antibiotici e le era stato raccomandato di riposare e di modificare l’agenda degli impegni. Questa mattina (ieri ndr ), ha avuto un colpo di calore e sofferto un episodio di disidratazione. L’ho appena visitata ed ora è di nuovo reidratata e si è ripresa bene».
Il commento immediato di Trump è stato per una volta interlocutorio: «Non mi sono accorto di niente e non ne so niente». Ma nei prossimi giorni la polmonite di Hillary Clinton e, soprattutto, il fatto che la diagnosi sia stata nascosta per tre giorni, saranno gli argomenti centrali del confronto. Il costruttore newyorkese, che di anni ne ha 70, aveva più volte insinuato che la sua avversaria non avesse «la resistenza fisica» per reggere la presidenza.