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 2016  settembre 10 Sabato calendario

Dizionario del Festival di Venezia 2016, dalla A di Amy Adams alla Z di zanzare

Vabbé, è quasi finita. In fondo al tunnel si inizia a intravedere la luce e anche i Leoni e le Volpi. Dalla A alla Z, tutto quello che ci ha colpito di più. 
A come Amy Adams Protagonista di due film in concorso, Arrival e Nocturnal Animals, AA è fantastica in entrambi. Rating AAA.
B come Bellucci Quando recita in serbo, è brava.
C come Caporetto I film italiani, almeno quelli in concorso, hanno messo d’accordo tutti: non sono piaciuti a nessuno.
D come Diaz (Lav) È il regista filippino di The Women Who Left, il film in assoluto più lungo dell’intera Mostra: tre ore e 46 minuti. Filippiche filippine. 
E come Estasi Tutto sommato limitata. Il Tormento invece non è mancato.
F come File Lunghissime davanti alle biglietterie. «Continuiamo così, facciamoci del male!» (cit.).
G come Grandi Maestri La versione cinematografica dei Venerati Maestri. Ormai scarseggiano, come pure le Grandi Promesse. Invece i soliti stronzi abbondano.
H come Halcion Dopo la Mostra, il celebre sonnifero verrà ritirato dal commercio e sostituito dal dvd di Les Beaux Jours d’Aranjuez di Wim Wenders.
I come Ippoliti (Gianni) Macché Leoni, la grande attesa era per la sua Coppa Codacons «Ridateci i soldi». Il grande favorito al contrario era il micidiale Spira Mirabilis o, com’è stato ribattezzato, «Palla interminabilis». Invece l’ha vinta una studentessa demolendo La La Land.
L come Lido Il grande problema della Mostra. Alberghi chiusi, ristoranti che chiudono alle dieci di sera, qualità bassa, prezzi altissimi: insomma, morte a Venezia. Manca solo Dirk Bogarde con la tintura che cola da sotto il panama.
M come Mel (Gibson) Solita macelleria, stavolta non biblica ma bellica, nel suo Hacksaw Ridge. Un regista al sangue.
N come Nobel Morale del bellissimo El Ciudadano Ilustre: non vincetelo. Prima vi dovete vestire da pinguini per ritirarlo, poi vi rovina la vita.
O come Oscar Scommettiamo che La La Land e Jackie se ne portano a casa diversi?
P come Portman Deliziosissimo il guardaroba Anni Sessanta sfoggiato in Jackie. E poi, come lo Portman lei...
Q come «Quark» Così è stato ribattezzato il mattonesco docufilm Voyage of Time di Terrence Malick da parte di chi non lo ama. Per gli altri, è almeno Superquark. Battuta che circolava: «Malick? Non vedo l’ora di perdermelo».
R come Romani E gnente, il cinema italiano è in realtà cinema romano, anzi romanesco. Dialogo-tipo degli incontri alla Mostra: «Aho’, come stai? Te trovo bbbene! Quanto te fermi?».
S come SmutandateLe due bonone avanzi di reality che si sono appalesate sul tappeto rosso senza mutande e soprattutto facendo vedere all’universo mondo che non le avevano. Belén, non si sa: è arrivata in ritardo. 
T come Tip Tap Lo ballano Emma Stone e Ryan Gosling in La La Land. Critica pensosa in ambasce (oddìo, mi sto divertendo!), noi frivoli in estasi.
U come Usa A Venezia sono tornati gli americani. Il cinema ringrazia, il red carpet anche, i fan pure, noi idem.
V come Vaticano Con The Young Pope di Sorrentino non è mai stato così cool. Jude Law-Pio XIII porta strani ricami dorati sull’abito bianco, un cappello a tesa larga pure bianco e le scarpette rosse di Ratzinger. Tom Ford rosica. 
Z come Zanzare Ma è il Lido o la Cambogia?