Corriere della Sera, 9 settembre 2016
Compiono dieci anni le news su Facebook
Se pensiamo a Facebook pensiamo automaticamente al News Feed: il flusso costante di notizie e aggiornamenti che siamo abituati a controllare più (e più) volte al giorno.
Non è sempre stato così: in principio, nel 2004, il social network consisteva solo in una serie di profili personali da cercare manualmente. Dieci anni fa, il 6 settembre del 2006, la decisione di creare lo spazio che conosciamo come «Home» per far scorrere tutto ciò che viene pubblicato.
Oggi parliamo di una delle fonti principali per la consultazione delle notizie: secondo una ricerca del Pew Research Center, citata anche da Mark Zuckerberg nel celebrare la ricorrenza, il 62% degli americani si informa sui social e Facebook risulta essere il medium preferito. «Siamo una società di tecnologia, non una media company», ha tenuto a precisare il 32enne fondatore dell’impero da 1,7 miliardi di utenti nel corso della sua visita a Roma. Il confine, però, è labile e la capacità di muovercisi sopra con equilibrio ed eleganza sarà la sfida per i prossimi dieci anni di News Feed: l’algoritmo di Menlo Park, di fatto, gerarchizza quanto ci viene proposto. Facebook «non produce e non modifica contenuti», ha incalzato Zuck nella Capitale. E, ha proseguito sul suo profilo, «sette Millennial su dieci ritengono di essere esposti sui social a un mix di contenuti e punti di vista diversi fra loro e tre su quattro si sono soffermati sulle posizioni contrarie alla propria». Il concetto è chiaro: l’audience cresce, il prodotto è in fieri, l’impegno è di eliminare i contenuti spazzatura e concepiti solo per diventare virali e l’obiettivo del News Feed di assicurare pluralità comincia a compiersi. Lo ha ribadito alla stampa europea John Hegeman, vicepresidente del product management del News Feed, riconoscendo comunque «il ruolo di responsabilità» e dichiarando che la missione della formula continua a essere quella di proporci «materiale coerente con i nostri interessi e interazioni». Il rischio di rimanere confinati nel proprio circolo di persone o idee persiste, però, anche perché spazi come quello dedicato alle altre notizie sul medesimo argomento (il riquadro che compare ogni tanto sotto le news ) vengono regolati dall’algoritmo principale. Ecco perché con il sito newsfeed.fb.com Menlo Park – oltre ai fattori che portano alla nostra attenzione un post piuttosto che un altro (relazione con l’autore dell’esternazione, data di pubblicazione, tipo di contenuti e interazioni raccolte dal post) – sottolinea come le impostazioni personali possano essere determinanti.