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 2016  settembre 09 Venerdì calendario

A Firenze le biciclette sono un problema

Il primo blitz è iniziato ieri mattina nel cuore di Firenze, tra Ponte Vecchio, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli. I vigili urbani hanno «liberato» una ventina di biciclette parcheggiate davanti a monumenti, fontane, spallette, statue, logge e loggette. «Erano molte di più – racconta un vigile – ma prima di rimuoverle abbiamo lasciato un biglietto di avviso e in molti sono venuti a riprendersi la due ruote». È solo la prima battaglia della guerra contro «le bici allucchettate», come dicono a Firenze, una sorta di operazione simile (ma non nei numeri) a quella dei famosi lucchetti che hanno spesso deturpato luoghi simbolo delle città d’arte. «È una delle nostre azioni per la tutela del patrimonio monumentale e contro il degrado urbano. La prossima settimana toccherà alla zona di Piazza della Signoria, Santa Croce e San Lorenzo – annuncia Federico Gianassi, assessore alla Polizia municipale – poi quadrilatero Signoria-Duomo-Santa Croce-San Lorenzo e infine piazza Santa Maria Novella e Ognissanti».
Il problema è che la bicicletta non è proprio un lucchetto d’amore. Serve a residenti, pendolari e turisti per muoversi senza inquinare in una Firenze che non è l’esempio migliore del buon traffico urbano, con la sua Ztl dove ancora circolano troppe auto, scooter e moto e gli infernali viali di circonvallazione che, nei momenti di punta, diventano un mix di ingorghi e gas di scarico e un inferno per i ciclisti.
Così anche il professor Antonio Paolucci, già ministro dei Beni Culturali, fiorentino doc e da sempre innamorato della due-ruote, raccomanda maggiore prudenza. «In un momento in cui Firenze ha cantieri aperti ovunque, come quelli della Tav e della tramvia – sottolinea – poche biciclette legate qui è là non mi sembrano la priorità. Certo, non si lega una bici sul Ponte Vecchio o davanti al Campanile di Giotto, ma prima di intervenire bisogna creare rastrelliere nei punti più nevralgici. A me a Firenze hanno rubato almeno una quindicina di biciclette e forse sono stato pure fortunato».
Il Comune replica che questa campagna anti degrado è anche a favore delle due-ruote. «Stiamo potenziando piste ciclabili e rastrelliere – dice l’assessore Gianassi —, ma il problema è che spesso sono invase da mezzi dimenticati da giorni, se non da mesi».
Perplesse le associazioni dei ciclisti. «Sono anni e anni che chiediamo inascoltati più parcheggi e piste ciclabili – denuncia Luca Polverini, vice presidente della sezione fiorentina della Fiab Firenze in Bici —. Ma il problema è più profondo. Il centro storico, che è patrimonio dell’Unesco, dovrebbe essere un’oasi pedonale e ciclistica con tutte le strutture adeguate, con tanto di manutenzione e rimozione dei rottami dimenticati. Il problema non sono le biciclette dimenticate ma auto e scooter che passano ovunque, inquinano e creano pericoli a turisti e residenti».