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 2016  settembre 08 Giovedì calendario

I romani sono i più insoddisfatti d’Europa dopo gli ateniesi

E vissero tutti stressati e scontenti. A Roma, ovviamente, capitale impossibile, tra le peggiori d’Europa a sentire i suoi abitanti. Solo ad Atene si lamentano di più. Come non capire lo scontento dei romani travolti da emergenze che ormai sono routine. Nessuna meraviglia se in una ricerca di Eurostat la città eterna precipita al penultimo posto nella classifica dei cittadini scontenti. Insoddisfattissimi i romani, di così tanta bellezza non sanno che farci quando poi niente funziona. Poco lavoro, sicurezza non ne parliamo, trasporto pubblico vicino al collasso, amministrazione allo sbando, assedio dei rifiuti. E di che sono dovrebbero esser contenti? Altro che Vilnius, Stoccolma o Copenhagen, lì sì che la gente non ha ragione di lagnarsi e quasi tutti dicono di star bene come stanno. Lontanissime Amsterdam e Berlino, promosse a pieni voti dagli abitanti.
IL CONFRONTO
Roma, un disastro. Almeno nel confronto con le 18 capitali della Ue prese in considerazione nello studio di Eurostat. I ricercatori hanno paragonato gli ultimi sondaggi con quelli del 2012, quasi ovunque va meglio e i cittadini si dicono più contenti. La capitale d’Italia invece segna il passo. Anche Atene ha guadagnato posti nella classifica e la percentuale di chi non protesta è aumentata, era del 56 per cento e adesso è salita al 71. Roma resta ferma a 80, come nel 2012, penultima nella graduatoria. Vilnius guida la classifica dei cittadini contenti, è lì che si vive meglio e il 98 per cento dei cittadini si dice soddisfatto. Seguono Copenhagen e Stoccolma (97), Amsterdam e poi Berlino che registrano però lievi flessioni, poco più insoddisfatti anche i cittadini di Lisbona che passa dal 91 all’89, di Parigi ed Helsinki. Nel confronto tra 79 città della Ue – non solo capitali – quella che sta messa davvero male è Palermo con i cittadini più infuriati d’Europa, seguita da Atene e Napoli dove i cittadini sono scontenti praticamente di tutto, trasporto, lavori e qualità dell’aria.
LE CRITICITÀ
Cosa non va a Roma? Si fa prima a dire cosa va, praticamente nulla, è il responso di chi ci vive. Una missione impossibile abitare nella metropoli, non a caso protagonista della web serie tragico-comica Rhome Survival Chronicles, sottotitolo «Erano una famiglia normale. Poi decisero di vivere a Roma». Tanto per cominciare non si respira. Magari ad avere il cielo di Dublino, prima in Europa sempre secondo un’indagine Eurostat per qualità dell’aria e rumori. I romani si sentono soffocare, uno su sette soffre per lo smog e così la capitale è al quintultimo posto tra 83 città d’Europa. Non ci può consolare il fatto che a Sofia stanno peggio di noi.
L’AMMINISTRAZIONE
E poi: il lavoro scarseggia e così pura la sicurezza, i rifiuti in abbondanza. Ma sono soprattutto i trasporti a rendere i romani particolarmente infelici, dice sempre l’Eurostat: il tasso di gradimento è al 30 per cento, il più basso della Ue. Non va meglio se si chiede a un cittadino dell’Urbe cosa pensa degli ospedali. Male, ovviamente. Roma è fra le sette capitali Ue dove meno della metà dei cittadini si dice soddisfatto di assistenza e strutture sanitarie. Peggio ancora i giudizi sulla pubblica amministrazione, settore in cui l’Italia detiene il record negativi. Insieme a Palermo (19 per cento) e Napoli (22), nella Città eterna (27) meno di un terzo dei cittadini promuove i servizi amministrativi. Insomma, la fotografia dello sfascio capitale.