Corriere della Sera, 7 settembre 2016
Chi è Charles J. Harder, l’avvocato che fa a pezzi i media
È stato raggiunto l’accordo tra l’emittente televisiva Fox News e uno dei suoi volti più noti, la giornalista Gretchen Carlson, che ha fatto causa al network per le molestie sessuali subite dallo storico presidente Roger Ailes, licenziato a fine luglio.
In attesa di sapere quante altre donne citeranno in giudizio per le stesse ragioni Ailes e con lui Fox News, l’ex conduttrice ottiene 20 milioni di dollari di risarcimento dall’azienda, che è accusata di averla fatta fuori dopo aver appreso del comportamento di Ailes.
Un risultato accolto con moderata soddisfazione da Carlson, ex miss America, che ha commentato: «Tutte le donne meritano un posto di lavoro in cui sono rispettate». Non esattamente il clima creato da Ailes all’interno di Fox, se è vero – come ha scritto Gabriel Sherman sul New York Magazine – che il suo atteggiamento predatorio verso le donne «aveva permeato in maniera indissolubile l’atmosfera della redazione: dalla sola assunzione di donne attraenti, costrette a vestirsi con un rigido dress code di gonna e tacchi, fino all’invenzione della “telecamera per gambe” dedicata alle conduttrici».
Proprio a causa dell’articolo di Sherman, autore di un’impietosa biografia sull’ex presidente, Ailes ha citato in giudizio il New York Magazine e scelto come legale il più temuto avvocato di Hollywood: quel Charles J. Harder che – dopo aver portato alla chiusura il sito di gossip Gawker nel processo intentato dall’ex wrestler Hulk Hogan – è stato scelto da Melania Trump per portare in tribunale con una causa da 150 milioni di dollari il tabloid inglese Daily Mail, accusato di aver pubblicato «affermazioni diffamatorie» sul suo passato.
Il clima è teso nel mondo editoriale americano a causa di quella che si configura sempre di più come una guerra al giornalismo, dove l’arma più potente nelle mani dei ricchi repubblicani sembra essere proprio il 46enne fondatore dello studio legale di Beverly Hills Harder, Mirell & Abrams.
Harder si è fatto conoscere per la difesa di personaggi dello showbiz, da George Clooney a Lena Dunham, ma negli ultimi tempi la sua specialità sono diventati i nemici dei conservatori, a maggior ragione quando si tratta – come nel caso di Ailes – di amici di Donald Trump. Tra questi c’è anche il cofondatore di PayPal Peter Thiel, che ha finanziato nell’ombra la causa di Hogan per punire il sito che aveva rivelato la sua omosessualità.
Eppure politicamente il cuore del super avvocato ha sempre battuto a sinistra. Appena laureato – racconta il Financial Times – cominciò a lavorare per un deputato democratico, segnando qualche vittoria al Senato. Ma la scuola di legge costava troppo, e così decise di lavorare per un piccolo studio dell’Orange County, che aveva Walt Disney tra i clienti, per poi passare al prestigioso Lavely & Singer con unA breve parentesi da consigliere – nel pieno della bolla finanziaria «dotcom» – di un’azienda di video online.
Racconta il quotidiano inglese che la sera prima del suo matrimonio, il ceo della startup gli telefonò per dire che erano tutti licenziati. Harder riattaccò, partì per la luna di miele e, rientrato a Los Angeles, fece il suo ritorno nel mondo degli studi legali: questa volta per dominarlo.