La Gazzetta dello Sport, 7 settembre 2016
Dal pesce di Gattuso al vino di Pirlo, quando il calciatore ha il fiuto per gli affari
Ma tutti quei soldi li nascondono sotto il materasso? A dir la verità nel 2009 Gigi Buffon li ha (anche) investiti in lenzuola. Il portiere della Juventus e della Nazionale aveva piegato nel suo armadio il 57% della Zucchi. Più di 20 i milioni investiti, ma il rosso in bilancio dell’azienda tessile ha portato il capitano a chiudere la porta nel maggio scorso: «La mia priorità era salvaguardare le 1.200 famiglie che lavoravano per l’azienda».
AL TROTTO C’è chi giura che Branca, quando all’Inter vestiva ancora i tacchetti e non la cravatta, girasse con Il Sole 24 Ore sotto braccio. «Nella testa dei giocatori deve scattare la consapevolezza – spiega Gianluca De Angelis, consulente finanziario di una banca primaria italiana e che gestisce calciatori professionisti da 15 anni – Se ognuno capisse le opportunità e i rischi che la carriera riserva loro, potrebbero programmare in tempo la vita del dopo calcio». E allora, di corsa. Anzi, al trotto. Thomas Manfredini, oggi svincolato ma grande ex di Atalanta e Genoa, ha puntato sui cavalli da corsa. Nel senso che sale in sulky, e vince pure. Undici successi nel 2016, che potevano diventare dodici ieri sera se non si fosse abbattuto un nubifragio su Modena. Nel tenero allevamento di Golden Retriever, invece, piovono solo cuccioli.
INVESTIAMO STRANO Bobo Vieri era uno con stoffa da vendere: in campo e in boutique. Con Maldini e la loro Sweet Years nel 2003 colpirono al cuore il mercato: t-shirt, costumi, felpe, Melissa Satta (allora fidanzata di Bobo) un po’ in costume e un po’ in felpa, orologi e pure preservativi, con il «cuore» appiccicato a fianco del logo della casa produttrice. Investiamo strano? Mica per truffa, come quella capitata sempre a Bobo. Che un giorno pensò di parlare al telefono con il capitano Ultimo – lui, quello dell’arresto di Totò Riina – e un altro giorno ancora con Camillo Ruini – lui, il cardinale – Invece era solo tale Bruno Bartali, faccendiere senese poi rinviato a giudizio. Vieri ci rimise 3 milioni di euro, convinto a partecipare ad aste giudiziarie per l’acquisto di immobili in Piazza di Spagna. Ecco, le case. «Quando un giocatore arriva a fine carriera – spiega ancora De Angelis – si trova spiazzato tra l’improvviso tempo libero da gestire, il decidere dove andare a vivere e cosa fare, perché non tutti possono rimanere nel mondo del calcio». Infatti c’è chi a 28 anni s’è caricato lo zaino in spalla e via. Gianni Comandini, l’uomo da 20 miliardi di lire e due gol nel derby Inter-Milan 0-6, ha fatto biglietti per Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Bali e Sri Lanka. Dopo un po’ di sano surf, ha sistemato una discoteca di Cesena e si è autopromosso a dj-set.
UN GOCCIO De gustibus, diranno alcuni. Pesce, vino o mozzarella? Per il primo, rivolgersi alla pescheria di Gattuso in Gallarate, valutazione di Trip Advisor 4 stelle e mezzo su 5. Vini consigliati? Un bresciano dell’azienda agricola Pratum Coller di Flero, prodotto da Andrea Pirlo. Quanto alla bufala, Fabio Cannavaro spende la sua veracità partecipando al capitale de La Fattoria Gaia di Aversa. Se invece fate un tour enogastronomico a Forte dei Marmi e alla sera non vi va di guidare, potete prendere una stanza all’Hotel Stella della Versilia (spendere il nome di Buffon, che non fa il portiere di notte ma è il gestore).
NUMERI 10 Francesco Totti ha costruito una carriera attorno a un numero: 10 in campo e «Number Ten» negli investimenti. Agenzia di comunicazione, società immobiliari e commercializzazione di prodotti on-line: i guadagni, però, sembrano essere un po’ in calo. Mai così a fondo come il gruzzolo che Roby Baggio si vide risucchiare da una fantomatica miniera di marmo nero in Perù. Per il codino, niente vasca da bagno.