6 settembre 2016
La storia del neoassessore De Dominicis e dello studio Sammarco
Paolo Colonnello per La Stampa
Se è vero che le colpe dei padri non possono ricadere sui figli, figuriamoci quelle dei fratelli oppure degli omonimi. Eppure per l’avvocato Pieremilio Sammarco, indicato dal neo assessore al Bilancio della giunta Raggi, Raffaele De Dominicis, ex magistrato della Corte dei Conti, come mediatore per la sua nomina, le cose stanno proprio così: una persecuzione dovuta al nome che porta. «Certo, potreste anche andare a vedere chi era mio nonno... Ma come lo devo dire? Questa storia è un gigantesco equivoco, non c’è alcun mistero: il sindaco Raggi è stata per anni una mia collaboratrice. Mia, non di Previti né di mio fratello Alessandro che lo difese...». Ma perché la Raggi ha chiesto a lei di cercare il nuovo assessore al Bilancio di Roma? «Ma le pare che mi metto a fare lo scouting della giunta Raggi?». A lui, sostiene il legale, hanno chiesto solo se lo conosceva e ne aveva una buona opinione. E lui avrebbe detto la sua. Che la versione di De Dominicis sia leggermente diversa («sono stato indicato dall’avvocato Sammarco») viene attribuito a eventuali fraintendimenti giornalistici. Mah.
Pieremilio Sammarco, fratello di Alessandro (difensore di Cesare Previti, potentissimo legale civilista di Berlusconi all’epoca dei processi per la corruzione dei giudici della capitale) e figlio di Carlo, ex presidente della Corte d’Appello di Roma, è abbastanza seccato, mentre dalla sua cattedra di docente di Diritto privato comparato all’Università di Bergamo, risponde spazientito alle telefonate dei giornalisti. «Non mi sono mai occupato dei processi di Previti, non sono mai stato iscritto ad alcun partito politico o movimento, non ho mai nemmeno simpatizzato, non sono in alcun modo parente dell’onorevole Gianni Sammarco, sono esperto di diritto privato e diritto d’autore». E cosa c’entra con la Raggi? «L’avvocato Raggi è stata per anni una mia collaboratrice, fin dai tempi in cui finì l’Università». E per questo, secondo l’avvocato Sammarco, le toccò calcare «per due o tre anni» anche le felpate stanze dello studio Previti. «Si parla di 10 - 13 anni fa. Dato che nello studio Previti erano sovraesposti per i processi milanesi e rischiavano di non riuscire a star dietro ai clienti, mio fratello, che difendeva Previti penalmente, mi chiese se potevo dare una mano a livello civile. Con Previti ebbi a che fare nel senso che mi occupai forse di far due o tre cause civili ai giornalisti, per il resto era un’attività che non aveva niente a che fare con lui». E la Raggi? «Collaborava con me».
Dall’alto dei suoi 82 anni, Previti preferisce non commentare alcunché ma sorride divertito. «La Raggi? Manco me ne ricordo la faccia, in quel periodo avevo altro a cui pensare» avrebbe raccontato ad amici del suo entourage, reimmergendosi nel silenzio che ormai lo caratterizza da un decennio, da quando cioè venne condannato definitivamente per i processi Imi-Sir e Lodo Mondadori. Si direbbe insomma che nel giro previtiano nessuno voglia assumersi alcuna paternità dei capitolini pasticci «raggeschi». E anzi, si smentisce decisamente di aver mai avuto a che fare con il sindaco grillino della Capitale. Tutt’al più qualche consiglio amichevole da ex colleghi dell’avvocato Sammarco (Pieremilio). Ma da qui a parlare di «sponsor» politici di destra, ce ne passa.
Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera
All’indomani della rivelazione del neo-assessore Raffaele De Dominicis («L’avvocato Sammarco mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione») l’interessato un po’ cade dalle nuvole e un po’ dice che non è andata proprio così. Ma un ruolo Pieremilio Sammarco, 47 anni, professore associato di Diritto privato comparato a Bergamo e fondatore nel 2006 dello studio legale in cui ha lavorato Virginia Raggi fino alla sua elezione a sindaca, l’ha avuto. «Lo staff del Campidoglio aveva già selezionato una serie di nomi – racconta a chi ha potuto parlarci, in una giornata in cui ha cercato in ogni modo di sfuggire ai cronisti – e ne è venuta fuori una rosa di quattro o cinque persone. Poi mi hanno chiesto se ne conoscessi qualcuno e chi fosse il più adeguato, secondo me, come assessore al Bilancio». In quella lista c’era Raffele De Dominicis, già procuratore generale della Corte dei conti a Roma, conosciuto e stimato da Sammarco per il ruolo che ricopriva. «È una persona che gode di ottima reputazione, oltre ad essere un bravo magistrato», ha detto indicando quel nome.
La sindaca e il suo staff gli hanno chiesto di contattarlo per sondare il terreno e verificare l’eventuale disponibilità a entrare nella squadra e De Dominicis ha detto che era pronto a impegnarsi, come ha spiegato lui stesso nelle interviste. «Ma il mio ruolo è finito lì – chiarisce l’avvocato ai suoi interlocutori —. Io ho riferito la sua risposta, dopodiché ci hanno parlato loro, hanno svolto altri colloqui e alla fine hanno deciso di nominarlo».
Un consiglio, insomma, niente di più. Che il legale considera naturale vista la frequentazione con Virginia Raggi e l’amicizia di ormai lunga data. Quello che invece disturba il giovane Sammarco (suo fratello Alessandro, 55 anni, è più anziano e fa l’avvocato penalista) è l’accostamento con la destra romana e con Cesare Previti: «È un’informazione distorta per finalità di tipo politico; io non ho alcun collegamento con l’ex sindaco Alemanno, con i suoi collaboratori attuali o passati, né con alcun partito politico. Si tratta di strumentalizzazioni per gettare fango sulla sindaca attraverso di me». Il collegamento con Previti, invece, arriva attraverso il fratello che effettivamente ha difeso l’ex ministro nei processi a suo carico; compreso quello per corruzione giudiziaria sulla vicenda Imi-Sir, conclusosi con la condanna definitiva.
«Ma né il mio studio né il sottoscritto assistono Previti – protesta l’avvocato Pieremilio —, né c’è alcun rapporto di collaborazione tra noi. Ogni collegamento tra la mia immagine professionale e pubblica e lo studio Previti è un accostamento suggestionante e falso, al quale non intendo più sottostare». Forse è stato facilitato anche dal fatto che Raggi ha svolto il praticantato da avvocato proprio nella struttura guidata dall’ex ministro del governo Berlusconi, ma anche su questo punto Pieremilio Sammarco alza un muro a protezione della sindaca: «Si è trattato di un periodo marginale nella sua formazione professionale, sul quale la medesima ha già risposto pubblicamente».
Infine il rapporto con Forza Italia e Berlusconi: «Non ho mai aderito, né come iscritto né come simpatizzante, a partiti o movimenti politici. E non ho mai avuto il piacere di assistere professionalmente il presidente Berlusconi. L’onorevole Gianni Sammarco, deputato di Ncd e prima di Forza Italia, è solo un omonimo, con cui non ho alcun rapporto di parentela, nemmeno alla lontana».