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 2016  settembre 01 Giovedì calendario

Cairo prepara il suo cda per Rcs

Lunedì 26 settembre si concluderà formalmente la lunga scalata di Urbano Cairo a Rcs Mediagroup. Perché se l’imprenditore piemontese, che attraverso il suo gruppo ha vinto la battaglia contro la cordata Bonomi&C, oggi controlla (con il 59,83%) e gestisce il gruppo di via Rizzoli, è altrettanto vero che solo con l’assemblea dei soci di fine mese si completerà il suo progetto, visto che prenderà possesso del consiglio d’amministrazione conquistandone la maggioranza. Così in queste ore si vanno definendo le liste dei candidati dei due schieramenti, visto che i fondi d’investimento rappresentati da Assogestioni, non dovrebbero presentarsi.
Il patron di La7 e del Torino vuole un board composto da nove consiglieri e includerà nella sua lista solo figure operative: tra queste potrebbe esserci Gaetano Miccichè, presidente di Banca Imi, advisor dell’opas vincente. Cairo con ogni probabilità manterrà il doppio ruolo di presidente e amministratore delegato. E se inizialmente si pensava che la presidenza potesse andare a favore di Giovanni Bazoli o Ferruccio de Bortoli, ora sembra chiaro che il proprietario della Cairo Communication vuole agire in prima persona. Se dovesse passare in assemblea la sua linea, il nuovo cda vedrà sei esponenti dell’azionista di controllo, mentre i tre posti restanti andranno alle minoranze.
Per questo, la Investindustrial di Andrea Bonomi e gli alleati Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai  si presenteranno compatti con una sola lista che otterrebbe tre consiglieri. A livello editoriale, invece, prosegue la revisione che Cairo porta avanti dal 3 agosto, quando si è insediato in azienda. I carichi di lavoro in Italia e Spagna sono alquanto sostenuti. In via Rizzoli circola un’ipotesi: il ritorno in azienda di Carlo Verdelli, oggi direttore editoriale per l’offerta informativa della Rai. L’ex vicedirettore del Corriere della Sera e direttore della Gazzetta dello Sport, secondo voci di corridoio non confermate, potrebbe rientrare proprio per riprendere le redini del quotidiano sportivo che sotto la sua direzione toccò, con l’edizione che celebrava la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio del 2006, i 2 milioni di copie vendute. Record imbattuto.
Intanto si è ancora in attesa del pronunciamento del Tar sul ricorso di Bonomi &C contro l’atto con cui la Consob aveva deciso di non sospendere l’Opas di Cairo.