Libero, 28 agosto 2016
Tutti contro Morales. Intanto il viceministro dell’Interno boliviano muore torturato
È stato ucciso in un modo particolarmente feroce Rodolfo Illanes: il viceministro dell’Interno che aveva tentato di convincere i minatori cooperativisti in rivolta a sbloccare una delle strade più importanti del Paese a Panduro, 130 km da La Paz. Sequestrato, secondo le risultanze dell’autopsia sarebbe stato costretto in ginocchio e torturato per sei o sette ore, prima di morire per effetto delle percosse. Avvocato e professore universitario, 58 anni, stimato anche dall’opposizione come uomo moderato, Illanes aveva conosciuto Morales trenta anni fa come consulente legale del sindacato dei cocaleros. Visibilmente sconvolto, alla cerimonia religiosa per il defunto, il presidente ha attaccato duramente l’opposizione, che però ha avuto buon gioco a ricordargli che le cooperative minerarie in Bolivia sono sempre state un sostegno del suo regime, venendo beneficate con i privilegi più sfacciati. Concessioni ai danni dei privati, regime fiscale dei più favorevoli, macchinari, sussidi per 15 milioni di dollari. In cambio i 140.000 minatori cooperativisti e i loro familiari hanno sempre votato in massa per lui, dopo essere stati assieme ai cocaleros la massa d’urto che a colpi di manifestazioni spianò la strada per l’arrivo di Morales alla presidenza. Anche in Bolivia a un certo punto ci sono stati imprenditori che si sono travestiti da cooperanti, e per questo le cooperative minerarie sono quintuplicate di numero, contribuendo peraltro a un discreto boom economico. Pur in un clima autoritario e di retorica terzomondista, con Morales la Bolivia è cresciuta a ritmi del 4-5% l’anno. Ma il crollo delle materie prime sta colpendo anche lì, e un effetto è stata la sconfitta di Morales al referendum costituzionale dello scorso febbraio, in cui minatori lo avevano ancora appoggiato. Quando però per ovviare alla crisi gli hanno chiesto la possibilità di associarsi ai privati Morales glielo ha rifiutato, e ha anzi risposto con una legge che incentiva la costituzione di sindacati all’interno delle cooperative: misura che scopre il bluff degli imprenditori travestiti da cooperanti, ma che ha provocato la rivolta.