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 2016  agosto 29 Lunedì calendario

Riecco Pellé, il calciatore-emigrante più odiato sui social

I fenomeni dei social network sono avanti anche con gli insulti: sulla pagina Instagram di Graziano Pellé scrivono ancora: «Ci hai fatto perdere il Mondiale!». Invece era l’Europeo e Pellé non ha fatto perdere l’Italia. Non solo perché l’ultimo rigore contro la Germania a Bordeaux lo ha sbagliato Darmian, ma soprattutto perché il centravanti leccese con le sue prestazioni e i suoi gol ha aiutato la Nazionale di Conte ad arrivare fino a un passo dalla semifinale, un traguardo insperato alla vigilia.
Inattesa per molti versi è anche la prima chiamata del nuovo c.t. Giampiero Ventura: ovviamente non per la bufera scatenata dal gesto provocatorio di Pellé a Neuer prima del rigore sbagliato – come a dire: adesso ti faccio il cucchiaio – ma per il fatto che a 31 anni appena compiuti il giocatore ha lasciato la Premier e il Southampton dove non era più titolare e ha scelto il campionato cinese: Pellé ha dimezzato le vacanze, dato che ha ripreso a giocare molto prima di tutti gli altri azzurri, ma ha decuplicato l’ingaggio, diventando con 15 milioni il giocatore italiano più pagato (di oggi e di sempre) e il quinto più ricco al mondo, dietro Ronaldo, Messi, Hulk e Neymar. Graziano da San Cesario guadagna al Luneng – dove è stato accolto come una star al suo arrivo con la fidanzata ungherese Viktoria – come Ibrahimovic al Manchester United: 15 milioni l’anno, ovvero circa 1800 euro l’ora. Con un contratto che scade nel lontano dicembre 2018.
Tutto questo ha accentuato l’accanimento delle frange più calde della «tifoseria» social che vede in Pellé l’esempio lampante di calciatore-bersaglio, con la faccia da attore, il fisico statuario, lo stipendio esagerato e un talento tutto sommato nella media. Ma tutto ciò non toglie che Graziano sia stato il giocatore forse più rappresentativo del biennio di Conte: un discreto attaccante che con il lavoro e l’applicazione maniacale delle indicazioni del c.t. suo conterraneo è andato al di là delle aspettative, forse anche delle proprie.
Pellé si è integrato con Eder, un altro che deve moltissimo a Conte. Ed è quindi del tutto naturale che Ventura voglia ripartire dalla coppia che con i suoi movimenti e i suoi gol ha fatto un buon Europeo: il c.t. deve fare subito risultato, con la Francia a Bari nell’esordio in amichevole giovedì, ma soprattutto lunedì prossimo ad Haifa contro Israele, nella prima partita delle qualificazioni al Mondiale russo.
Però la concorrenza aumenta: c’è Immobile, sono arrivati Belotti e Pavoletti, Zaza tornerà quando giocherà nel West Ham, Destro scalpita nel Bologna. E conservare il posto giocando in Cina non sarà facile, anche se Pellé ha già fatto 3 gol in 6 partite. La sua «vera» squadra adesso è la Nazionale. E per tenersi il posto è condannato a segnare: prima di perdere il Mondiale, bisogna arrivarci.