Il Sole 24 Ore, 26 agosto 2016
Le crociere sono tornate di moda
Un’estate da tutto esaurito. Se il turismo a livello complessivo va bene, non si sottraggono certo all’ondata della ripresa le crociere che, per il 2016, mettono in preventivo una crescita di passeggeri sulle rotte nazionali superiore al quattro per cento.
Cresce la domanda e, di conseguenza, si alza il prezzo medio dei viaggi, tornando grosso modo ai livelli che precedettero la tragedia dell’isola del Giglio. A gonfie vele, insomma, questo segmento di mercato che qui in Italia, secondo i dati di Clia, mette in moto una spesa diretta pari a 4,55 miliardi e dà lavoro a più di 103mila persone. Principali tre porti restano Civitavecchia, Venezia e Napoli, per quanto gli approdi in laguna siano sempre argomento incandescente del dibattito su turismo e sostenibilità, con gli armatori che, in attesa di un intervento del legislatore più volte da essi invocato, hanno intanto scelto di autoregolamentarsi (stop di Clia alle navi di oltre 96mila tonnellate). Nulla comunque scalfisce il rinnovato appeal della vacanza in nave. Estate d’oro per esempio per Costa Crociere, controllata Carnival con flotta da 15 navi e 20mila dipendenti in giro per il mondo. «Ci avviamo – sottolinea Carlo Schiavon, direttore commerciale e marketing per l’Italia – verso un’estate da tutto esaurito, con una tendenza molto positiva anche per l’autunno. La curva di prenotazioni cresce nell’ordine del 4 per cento. Cresce il livello d’occupazione delle nostre navi e si porta sopra il 90 per cento. Conferme – prosegue il manager – del fatto che la crociera rappresenta la vacanza con un “value for money” imbattibile rispetto a tutti gli altri tipi di vacanza. Questi risultati ci dimostrano la bontà degli investimenti per migliorare ulteriormente la nostra offerta su accoglienza, qualità del servizio di bordo e offerta eno-gastronomica».
In casa Msc Crociere, brand italiano da 575 toccate e 1,7 milioni di passeggeri movimentati in un anno, si plaude a un’estate all’insegna di un aumento dei volumi del 5 per cento: «Stiamo comunque registrando – commenta il country manager Leonardo Massa – un interesse sempre maggiore da parte dei consumatori a prenotare non solo per la “classica” stagione estiva, ma anche negli altri periodi dell’anno, con tassi di crescita a doppia cifra. Tra gli itinerari più richiesti nel Mediterraneo ci sono in particolare quelli verso Spagna e Francia». E in più «c’è una crescita importante del prezzo medio, il che significa che da parte del consumatore c’è un valore maggiore riconosciuto». Momento positivo anche per Royal Caribbean, 425 scali e 1,3 milioni di passeggeri movimentati in Italia. «La clientela – spiega Giuseppe D’Agostino, national sales manager – è in crescita del 15%, il fatturato legato al nostro Paese di 14 punti percentuali. Prevalgono le destinazioni Mediterraneo e Nord Europa, capaci d’intercettare il 70% della domanda, in costante incremento sul lungo raggio Australia, Asia e Alaska». Come dire: ci sono ancora importanti margini di crescita per questo particolarissimo segmento del mercato turistico.