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 2016  agosto 25 Giovedì calendario

Terremoto del sesto grado della scala Richter sul Centro Italia: oltre 150 morti, migliaia di sfollati e paesi rasi al suolo • Attacco all’università americana a Kabul: almeno 7 morti e una trentina di feriti • In Australia un francese urla «Allahu Akbar» e uccide una turista • Sulla spiaggia di Nizza la polizia costringe una musulmana a togliersi il burkini • Il giallo della trans trovata morta in un cassonetto • Scoperto un pianeta sosia della Terra

  Terremoto 1 L’altra notte alle 3.36 un sisma del 6° grado della scala Richter si è abbattuto sul Centro Italia, tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Ieri in serata ad Amatrice e nell’area più colpita si contavano 159 morti, tra cui molti bambini. Ma la conta è destinata ad allungarsi ulteriormente. Il solo Hotel Roma nella cittadina reatina celebre per l’amatriciana pare ospitasse in questi giorni d’agosto una ottantina di persone. Ne hanno ritrovate, nella prima giornata di scavi a mani nude, sei o sette. Pescara del Tronto, un’antica contrada appenninica aggrappata sui fianchi del monte a picco sulla vecchia via Salaria che collega Roma all’Adriatico all’altezza di Porto d’Ascoli, da ieri non c’è più (Stella, Cds).

Terremoto 2 La scossa è stata così violenta da buttar giù dal letto migliaia di romani, soprattutto quelli che abitano ai piani alti (ibidem).

Terremoto 3 La vecchia Salaria, che qua e là si è abbassata sui ponti e viadotti anche di una quindicina di centimetri, è piena di camion e caterpillar, fuoristrada e ruspe, gru e camionette della Protezione civile e dei volontari arrivati da tutto il Paese (ibidem).

Terremoto 4 Gli sfollati sono migliaia, 1.500 solo nelle Marche (Salvia, Cds).

Terremoto 5 In Italia, nonostante sia il Paese europeo dove la terra trema di più, il 70% delle costruzioni non è antisismico (ibidem).

Terremoto 6 C’è un’anomalia in questo terremoto. È la scarsa profondità alla quale si è liberata la potenza accumulata nella roccia. «Tra quattro e sette chilometri appena, e questo ha portato più facilmente l’onda distruttrice ad abbattersi sulla superficie e provocare disastri e crolli» spiega Andrea Tertulliani, primo ricercatore e direttore di sezione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv. Se l’ipocentro, cioè il punto originario, fosse stato più in basso — come in genere era accaduto in passato — il suolo avrebbe attutito l’impatto negativo. Così i sensori sono stati attivati da un impulso che ha raggiunto i 6 gradi della scala Richter, registrando il sisma più potente dopo quello dell’Aquila del 2009 (5.9 gradi della scala Richter). «Perché si sia manifestato in questo modo è impossibile dirlo. Sono molti i fattori che entrano in gioco nel generare la faglia diffusa su un’estensione di una trentina di chilometri — aggiunge Tertulliani —, un dato che riusciamo a valutare considerando la superficie coperta e le sequenze dei sismi minori dirette verso l’Umbria e succedutisi dopo la scossa principale. Anche per questo sisma la causa principale è sempre la stessa; vale a dire lo scontro fra le due placche che hanno dato origine agli Appennini e alle Alpi» (Caprara, Cds).

Terremoto 7 Il terremoto ha colpito duramente anche il patrimonio storico-artistico. I danni più gravi, risulta alla Segreteria generale del ministero dei Beni culturali, sono ad Amatrice. Crollato il museo civico «Cola Filotesio», che accoglieva il reliquiario della Madonna di Filetta e le croci processionali di Pinaco-Arafranca e Preta del XV secolo. Devastata la facciata della Basilica di San Francesco del XIII secolo: probabili i crolli degli affreschi seicenteschi, incerta la sorte dell’affresco trecentesco col Giudizio Universale dell’altare. Danni rilevanti anche alla chiesa di Sant’Agostino, il tetto e il rosone sono scomparsi, l’edificio risale al 1428. Crollata la porta di Sant’Agostino. Forti lesioni alla chiesa di San Benedetto a Norcia, della fine del XIV secolo, e alle mura cittadine medioevali. La prefettura di Perugia ha chiesto sopralluoghi a edifici religiosi di Monteleone di Spoleto, Cascia, Cerreto di Spoleto e Spoleto. Registrate piccole crepe nella struttura esterna di mattoncini del Duomo di Urbino, che è stato completamente transennato: l’ultimo restauro risale al terremoto del 1997 (Conti, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Kabul Attacco ieri all’American University di Kabul: almeno sette morti e una trentina di feriti. Secondo una prima ricostruzione del ministro degli Interni afghano Nur ul-Haq Ulumi, l’assalto è iniziato verso le sette di sera, quando gli studenti stavano finendo le lezioni e si stavano incamminando verso casa. Prima un’esplosione, forse un’autobomba, che ha creato un varco nel muro del compound. Poi un gruppo di uomini armati è entrato in azione, alcuni con indosso cinture esplosive. Ed è iniziata la carneficina di studenti e insegnanti. Nessun gruppo ha rivendicato l’attentato, ma da tempo l’Afghanistan sta vivendo nuove violenze, per mano dei talebani e dei miliziani di Isis, spesso in contrapposizione tra loro per il controllo del Paese (Serafini, Cds).

Australia Smail Ayad, un francese 29enne, ha ucciso a coltellate una ragazza inglese, Mia Aylifee Chung, 21 anni, e ferito gravemente un amico che cercava di salvarla, gridando secondo i testimoni Allahu Akhbar , «Dio è grande». L’omicidio è avvenuto nell’ostello «Shelley’s Backpackers» di Home Hill, nello Stato australiano del Queensland. Secondo il dirigente della polizia del Queensland, Steve Gollschewski, nessuna pista è esclusa. Il movente potrebbe essere politico oppure personale: pare che l’assassino, in Australia col visto turistico, avesse sviluppato per Mia una ossessione non corriposta. Secondo alcune testimonianze Ayad, poco prima dell’omicidio, si è messo a cantare la Marsigliese, l’inno nazionale della Francia. Altri hanno raccontato al giornale The Australian che quella sera il suo comportamento è cambiato improvvisamente, «sembrava pazzo, diceva che voleva uccidere tutti. Forse aveva preso alcol o droghe» (S. Mon., Cds).

Burkini All’ingresso della spiaggia libera di Nizza, a pochi metri dalla Promenade des Anglais dell’attentato del 14 luglio, c’è affissa l’ordinanza che vieta i vestiti «non rispettosi del buon costume e della laicità». Sulla base di quel testo, martedì mattina intorno alle 11 quattro agenti municipali armati sono scesi tra i bagnanti e si sono rivolti a una donna che, dopo essere uscita dall’acqua, stava distesa sui ciottoli con un velo sui capelli e una tunica turchesi, e dei legging neri fino alle caviglie. Nelle fotografie la donna si toglie la tunica davanti agli agenti. Il municipio di Nizza ha precisato ieri che «la signora si è voluta togliere da sola la tunica per mostrare che aveva un costume da bagno. Il poliziotto le ha detto che doveva mettersi in tenuta da spiaggia, o andarsene. La donna ha preferito andarsene», dopo essere stata comunque multata di 38 euro. Il collettivo «Osez le femminisme» ha protestato con un comunicato nel quale sostiene che «con queste misure le donne di confessione musulmana sono le grandi perdenti, vittime di atti di umiliazione, su un fondo di razzismo e di sessismo». Secondo David Thomson, esperto di terrorismo, «le foto di Nizza alimenteranno la propaganda jihadista per anni» (Montefiori, Cds).

Trans Marta Baroni, 34 anni. Di Brescia, transessuale, di professione fotografa, depressa, solita condurre «una vita un po’ movimentata», sabato scorso uscì di casa e da allora scomparve nel nulla. Il martedì successivo la madre ne denunciò la scomparsa. Trovata cadavere, a mezzogiorno di ieri, in un cassonetto della spazzatura nel quartiere di periferia Torricella. Sul cadavere non ci sono segni di violenza. Per il momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Potrebbe anche aver avuto semplicemente un malore, o magari abusato di un farmaco, ma ancora non ci si spiega come il cadavere sia finito nel cassonetto (Giubilei, Sta).

Proxima b Scoperto il «gemello» della Terra in assoluto più vicino: è Proxima b, un pianeta roccioso che orbita intorno alla stella «vicina di casa» del nostro Sole, Proxima Centauri. Con una massa appena maggiore di quella della Terra, ha una distanza dalla sua stella tale che permetterebbe all’acqua liquida di scorrere in superficie, elemento chiave per ospitare la vita. La scoperta è stata pubblicata su Nature dal gruppo coordinato dalla Queen Mary University di Londra (Sta).

(a cura di Roberta Mercuri)