L’Illustrazione Italiana, 5 marzo 1916
Il generale Emilio Bertotti e le truppe italiane in Albania
I bollettini e comunicati ufficiali, riferiti altrove, hanno informato il pubblico sull’operazione felice del trasferimento dell’esercito serbo dall’Albania a Corfù, e sul ben riuscito abbandono di Darazzo, da parte anche delle forze italiane, tutte ora concentrate a Valona. Solamente in questi giorni è stato reso di pubblica ragione un decreto luogotenenziale che conferiva piena autonomia al comandante di tali forze – tenente generale Emilio Bertotti, il cui nome era stato sin qui taciuto dai comunicati ufficiali.
Di questo distintissimo ufficiale generale, la carriera si può riassumere così: egli si arruolò volontario a 17 anni: ora ha compiuti i sessanta, essendo nato l’8 luglio 1855 a Meina sul Lago Maggiore. Entrò in servizio attivo nell’esercito l’11 luglio 1880. Prima della guerra attuale, col grado di maggior generale comandava la brigata Modena. Gran parte della sua vita di soldato trascorse negli uffici del comando del Corpo di Stato Maggiore ove, sette od otto anni fa, si occupava specialmente di studi militari sulla Penisola Balcanica.
La morte dell’eroico generale Cantore lo fece destinare, nel luglio scorso, col grado di tenente generale, al comando delle truppe che operavano a Cortina di Ampezzo. Egli aveva tenuto fino allora l’ufficio di capo di stato maggiore di una delle armate combattenti, disimpegnandosi molto onorevolmente. Nel nuovo comando esplicò parallelamente all’azione militare una azione politica che mise in risalto il tatto, l’abilità, l’accortezza sua completanti la bella figura del soldato. All’attuale guerra il generale Emilio Bertotti ha dato due figli, ufficiali dell’esercito. Il tenente Mario Bertotti, comandante di un reparto di fanteria sull’Isonzo, dove fu recentemente ferito rimanendo per diversi giorni in grave alternativa di vita e di morte; l’altro, Carlo, sottotenente pure di fanteria e che ha seguito il padre nella nuova impresa a Valona.
Il 1° marzo un nuovo decreto luogotenenziale pone il comando militare in Albania – per ciò che concerne le operazioni di guerra – agli ordini del generalissimo Cadorna.