Il Messaggero, 21 agosto 2016
Quanto costano i libri di scuola
La stangata di mezza estate, per milioni di italiani, è in arrivo. Puntuale come ogni anno ma sempre più gravosa. Si tratta della spesa che le famiglie dovranno sostenere per mandare a scuola i figli a settembre: un salasso che, in alcuni casi, arriva fino a 1.253 euro a studente.
E il tempo stringe: mancano poche settimane infatti alla riapertura delle scuole, poco più di un mese. E allora, tra le famiglie sotto l’ombrellone o tra quelle rimaste in città per via della crisi, impazza la caccia al libro di testo usato o allo zaino in prestito per limitare un salasso che, quest’anno, si prospetta addirittura peggiore dello scorso anno.
LE CIFREA fare i conti, analizzando la spesa media delle famiglie con ragazzi che frequentano le scuole medie e le superiori, sono le associazioni Federconsumatori e Adusbef che, dati alla mano, sottolineano come a gravare maggior mente sulle casse famigliari sia il corredo scolastico. L’Osservatorio nazionale Federconsumatori ha infatti registrato su questo settore un aumento medio pari allo 0,8% in più rispetto al 2015: complessivamente la spesa per il corredo scolastico passerà da 514,00 euro dello scorso anno ai 518,00 euro di quest’anno. La spesa maggiore riguarda gli zaini a tracolla e gli astucci di marca. Secondo le stime dell’Onf, un astuccio di marca senza penne e pennarelli al suo interno, acquistato in un ipermercato quindi dove i prezzi dovrebbero essere più bassi rispetto alle cartolerie sotto casa, costa il 6% in più rispetto a 12 mesi fa. Nelle cartolerie l’aumento è del 4%. Un diario che raffigura i personaggi del cartone animato preferito, quest’anno, costerà alle famiglie il 5% in più negli ipermercati mentre nelle cartolerie non si registrano aumenti.
La spesa più importante riguarda gli zaini, soprattutto se di marca: il costo di uno con la tracolla oscilla, in media, tra i 49 e i 61 euro mentre quello che si porta come un trolley svetta tra i 66 e i 93,50 euro. Ed allora è inevitabile che la spesa complessiva di zaino, astuccio, quaderni, penne e diario arrivi fino a 518 euro. Con un aumento sul 2015 legato alle marche di tendenza o ai personaggi di fantasia del momento. Ma la spesa maggiore riguarda comunque quella riservata ai libri scolastici, dizionari compresi. Anche se, in base alle stime dei consumatori, su questo settore si registra un calo del 6% rispetto al 2015. In media per l’acquisto di tutti i libri e di due dizionari ogni studente spenderà 498 euro.
La spesa si impenna per gli alunni delle classi prime: in prima media il costo complessivo sarà mediamente di 461,22 euro che, se si aggiungono i 518 euro per il corredo scolastico, si ritrovano a spendere quasi 980 euro. Ancora più onerosa la prima classe del liceo dove lo studente spende per i libri di testo e per i 4 dizionari oltre 735,21 euro che, sommati alla spesa del corredo, raggiungono quota 1.253,21.
LA DENUNCIA«Si tratta di spese che, nonostante la diminuzione rispetto allo scorso anno, continuano a mettere a dura prova i bilanci delle famiglie, ancora in forte crisi denunciano i presidenti delle associazioni dei consumatori coinvolte nello studio, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti – è sempre più urgente un intervento del ministero dell’istruzione e degli enti locali per potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti: un’operazione fondamentale, di civiltà e di dignità per molti ragazzi che, in condizioni di disagio, sono costretti a rinunciare agli studi superiori. Secondo i dati Istat, infatti, in Italia sono 1 milione 45 mila i minori in condizione di povertà assoluta pari al 10% del totale».
Non solo, a volte basterebbe rispettare i tetti di spesa imposti dal ministero dell’istruzione, a cui i docenti devono fare riferimento nel momento in cui scelgono i libri da adottare: tali limiti, spesso superati senza conseguenze per la scuola che infrange le regole, possono essere anche ridotti dal 10 al 30% in base alla presenza di libri in versione digitale.