21 agosto 2016
Domani a Ventotene l’incontro fra Renzi, Merkel e Hollande • Kamikaze a una festa di nozze in Turchia: almeno 22 morti, decine di feriti • L’icona trans uccisa a Istanbul • Solo ad agosto i bambini uccisi ad Aleppo sono stati 142 • Trovati i corpi dei sub scomparsi nel mare di Palinuro • In Italia annegano 400 persone l’anno • In Italia ci sono sempre più pizzaioli stranieri
Vertice Domani a Ventotene si terrà l’incontro fra Renzi, Merkel e Hollande, riuniti per cercare di rilanciare l’agenda della Ue (si parlerà fra l’altro di crescita, sicurezza, Brexit e migranti). Sarà un vertice blindatissimo, con un gigantesco spiegamento di forze di sicurezza che coinvolgerà Fucilieri di marina, sommozzatori, polizia di Stato, vigili urbani, carabinieri, Guardia di Finanza, capitaneria di Porto, intelligence, Aeronautica, Esercito, Marina. Avranno il compito di garantire che tutto fili liscio. La Merkel e Hollande arriveranno intorno alle quattro del pomeriggio all’aeroporto di Capodichino, in elicottero verranno trasportati sino a Ventotene, per un momento simbolico di ricordo del lascito di Altiero Spinelli, il cui Manifesto viene considerato una delle basi ideologiche dell’Unione Europea; poi si trasferiranno a bordo della portaerei Garibaldi, dove terranno una conferenza stampa. In uno dei saloni della nostra unità, tecnicamente un incrociatore tuttoponte, nel golfo di Napoli, si tratterranno poi a cena. Insomma sarà un vertice in navigazione, per larga parte, segnato dal livello di allerta 2 per le minacce terroristiche. Sulla terra ferma i tre leader ci resteranno per poco tempo, prima a Capodichino, per pochi minuti, poi a Ventotene, per meno di un’ora. Per la maggior parte del tempo della visita in Italia la cancelliera tedesca e il presidente francese saranno in aria, a bordo degli elicotteri militari italiani, o in navigazione (Galluzzo, Cds).
Turchia 1 Ieri in serata, in Turchia, nella città di Gaziantep, al confine con Siria, un kamikaze si è fatto esplodere alla festa per un matrimonio. Il bilancio provvisorio è di almeno 22 morti e 94 feriti. Il governatore di Gaziantep ha dichiarato che «non è chiaro chi sia il responsabile. Le modalità – ha aggiunto – possono far pensare sia al Pkk che all’Isis». Anche se con il passare delle ore sembra prendere corpo l’ipotesi che dietro l’attentato ci sia la firma dell’Isis (Serafini, Cds; Ottaviani, Sta).
Turchia 2 Hande Kader, transessuale turca di 22 anni, l’8 agosto era stata vista l’ultima volta mentre saliva sull’automobile di un cliente a Istanbul. Il 12 agosto è stata trovata cadavere, il corpo mutilato, bruciato e con evidenti segni di stupro, gettato in un angolo del sobborgo di Zekeriyakoy. Hande era diventata il simbolo della lotta per i diritti della comunità Lgbt in Turchia. Durante il Gay Pride del 2015 a Istanbul, le immagini del suo volto sofferente per i lacrimogeni e le cariche della polizia avevano fatto il giro del mondo. Le associazioni per i diritti dei gay e dei transessuali hanno fatto sapere che scenderanno in strada nonostante lo stato di emergenza decretato lo scorso 20 luglio in seguito al fallito golpe. Arnaud Gauthier-Fawas, portavoce dell’associazione Inter-Lgbt-Studio, ha denunciato il «silenzio assoluto delle autorità e dei media turchi sulla vicenda». Pochi giorni prima il suo assassinio un altro omicidio aveva sconvolto il mondo Lgbt turco: Muhammed Wisan Sankari, trans sfuggito al conflitto siriano, era stato trovato decapitato. E la settimana scorsa a Mersin, un’altra trans è sfuggita alla morte per miracolo, dopo aver rischiato di essere pugnalata da un gruppo di teppisti. In Turchia l’omosessualità non è illegale, ma l’omofobia assume contorni sempre più violenti. Secondo il sito Transgender, la Turchia è il Paese fra Ue e Medio Oriente con il maggior numero di omicidi omosessuali e transessuali, ben 41 in otto anni, e il nono su scala mondiale (Serafini, Cds; Ottaviani, Sta).
Siria 1 È morto il fratello maggiore di Omran Daqneesh, il bimbo di 3 anni salvo per miracolo dopo la distruzione della sua casa ad Aleppo, in Siria. Un fotografo giovedì aveva immortalato Omran e la sorellina seduti sul sedile di un’ambulanza, immobili, con lo sguardo perso nel vuoto e i volti coperti di sangue e polvere. Quell’immagine ha fatto il giro del mondo, simbolo della tragedia siriana. Intanto il fratello maggiore Ali, 10 anni, lottava tra la vita e la morte in ospedale. Ieri è arrivata la notizia che non ce l’ha fatta. L’esplosione, ha raccontato il padre lo ha colto mentre giocava in strada con altri bambini. «Omran ed io ci trovavamo in casa, seduti sul divano con mia moglie e i nostri altri tre figli. Ali invece era fuori. È stato terribile vederlo morire». Fonti dei ribelli hanno riferito che il raid su Qaterji, il quartiere residenziale di Aleppo dove si trovava la casa della famiglia Daqneesh, sarebbe stato compiuto dai Sukhoi di Mosca. Il Cremlino smentisce e venerdì le autorità russe hanno parlato di «un uso cinico di alcuni media occidentali della tragedia siriana» (Caporale, Sta).
Siria 2 L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha stimato che nel solo mese di agosto i bambini uccisi ad Aleppo sono 142 (in cinque anni di conflitto sarebbero 50 mila quelli morti in tutta la Siria) (ibidem).
Sub Sono imprigionati a 44 metri di profondità, alla fine di un cunicolo senza uscita della Grotta della Scaletta, i corpi dei tre sub spariti venerdì nel mare di Palinuro: Mauro Cammardella, istruttore esperto in cavità sottomarine e titolare di un diving tra i più accreditati di Palinuro, suo cugino Mauro Tancredi e l’amico che condivideva la passione da anni con loro, il parmense Silvio Anzola milanese di adozione. Sono stati trovati ieri pomeriggio dagli speleo-sub dei vigili del fuoco al termine di estenuanti ricerche effettuate in condizioni di alto rischio sia per la profondità (quasi 50 metri) sia per le caratteristiche geologiche del promontorio. Le operazioni di recupero cominceranno oggi. La loro comunicazione obbligatoria alla Capitaneria di porto prima dell’uscita in mare parlava di immersione a parete, non nelle grotte. Il sito del diving pubblicizza solo la perlustrazione della parte iniziale dei cunicoli. Il grande mistero per tutti, dal pm ai colleghi sub, è capire perché tre esperti conoscitori di quei fondali si siamo spinti dove non dovevano. Tra le ipotesi, l’errore di uno dei tre e il tentativo di salvataggio degli altri. Oppure «volevano uscire da un punto diverso dall’ingresso e si sono persi», dice Paolo De Santis, capo dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Viterbo (Fiano, Cds; E. Piedimonte, Sta; Cervasio, Rep).
Annegati La morte da annegamento è tra le prime cinque cause di mortalità infantile tra gli uno e i quattordici anni in ben quarantotto su ottantacinque paesi al mondo, Italia compresa. Numeri della World Health Organization confermati dai rapporti del nostro Istituto Superiore di Sanità: i decessi in acqua si assestano a quattrocento casi all’anno con un tasso di mortalità media attorno ai sette per milione di abitanti (ibidem).
Hi-tech Tra le invenzioni hi-tech per il mare, il braccialetto Kingii, dotato di bussola e fischietto con un cuscino autogonfiante che mantiene a galla fino a 130 chili di peso. Ideato dal californiano Tom Agapiades, scosso dalla morte per annegamento di un suo caro amico, resiste a punture e a tagli. Dagli Stati Uniti stanno arrivando gadget indossabili anche dai più piccoli. Connessi allo smartphone dei genitori o a ricevitori esterni, lanciano allarmi luminosi e sonori quando il bambino tocca l’acqua o rimane in immersione per troppi secondi (Feduzi, Rep).
Pizza In Italia ci sono sempre più pizzaioli stranieri (soprattutto egiziani ma anche bengalesi e pachistani). A Milano e Bologna le pizzerie gestite da un cittadino straniero (sia ristoranti che da asporto) sono ormai la metà. A Torino è straniera più di una pizzeria su tre (38%), a Roma una su cinque (20%). A Napoli invece i pizzaioli con il passaporto straniero sono meno di uno su cento (Scalise, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)