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 2016  agosto 19 Venerdì calendario

Angela Merkel contro il burqa

Il burqa? Un ostacolo all’integrazione. Parola di Angela Merkel, che si inserisce così nel dibattito in corso in Germania su un possibile divieto del velo integrale. «Dal mio punto di vista in Germania una donna completamente velata ha ben poche possibilità di integrarsi», ha spiegato. La cancelliera non chiarisce però se ritenga possibile un divieto parziale. «Si tratta di una questione che va ponderata politicamente e giuridicamente e per la cui soluzione il ministro degli Interni Thomas de Maizière ha il mio pieno appoggio». De Maizière, suo compagno di partito nella Cdu, si è schierato sì contro il burqa, ma ha chiuso la porta a un divieto assoluto, spianando semmai la strada a uno parziale. Ed è proprio questo il compromesso che avrebbe raggiunto ieri sera in un incontro coi suoi colleghi regionali della Cdu e della Csu, i cui risultati saranno presentati solo oggi. Secondo una bozza citata dalla tv pubblica Zdf, l’accordo non prevede un divieto totale del burqa. Il velo integrale dovrebbe essere proibito nel settore pubblico, in scuole, asili e università, nei tribunali e in tutte le situazioni in cui è necessario mostrare il proprio volto, come nei controlli dei documenti o nella circolazione stradale. Le violazioni verranno punite al pari di un’infrazione amministrativa.
Alla vigilia della riunione de Maizière aveva negato che il velo integrale sia in sintonia con una società che punta alla parità dei diritti per le donne. «Il fatto di mostrare il proprio volto fa parte della nostra società, tuttavia non sono per un divieto generalizzato del velo integrale, in quanto verrebbe probabilmente cassato dalla Corte costituzionale» aveva notato, salvo aggiungere: «Lì dove bisognerebbe e si deve mostrare il proprio volto non può esserci nessun velo integrale: negli uffici di stato civile, all’anagrafe, alle dimostrazioni, nelle scuole, sia come alunna che come insegnante, in tutto il settore pubblico e nei tribunali».
Mentre in Francia la discussione si concentra sul burkini, che il premier Manuel Valls ha definito «incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica», in Germania a dominare da giorni il dibattito è la proposta di proibire del tutto il velo integrale (il burqa e il niqab, il velo che lascia scoperti gli occhi e che viene spesso confuso col primo). Ad avanzarla sono stati alcuni ministri regionali della Cdu, i quali l’hanno inserita in un pacchetto sulla sicurezza discusso ieri con de Maizière. Dietro la richiesta c’è il tentativo di recuperare terreno sulla destra populista della Afd in vista delle regionali di settembre. I primi a parlare di un divieto assoluto (e a proporre di bandire anche la doppia cittadinanza) sono stati i ministri degli Interni del Meclemburgo-Pomerania occidentale e della città-Stato di Berlino, due Länder in cui si vota rispettivamente il 4 e il 18 settembre. La Afd, che chiede di vietare il velo integrale in pubblico, è data nei sondaggi al 19% in Meclemburgo-Pomerania e al 14% a Berlino, in entrambi i casi appena 4 punti sotto la Cdu.
Alla fine il compromesso delineato da de Maizière di una messa al bando solo parziale potrebbe mettere d’accordo tutti nella Cdu/Csu e soddisfare la stessa Merkel.