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 1916  febbraio 27 Domenica calendario

Il carnevale del fanciulli

Il carnevale del fanciulli, il suggestivo dramma in 3 atti di Saint Georges de Bouhélier, presentato la sera del 18 corrente dalla Compagnia drammatica diretta con intelligente amore da Marco Praga al Manzoni, di Milano vi ha ottenuto un bellissimo successo, che le repliche numerose e affollate hanno giovato a mettere in piena evidenza nel quadro veramente armonioso d’un’interpretazione omogenea sapiente, impeccabile. La fortuna del novissimo dramma – che giungeva preceduto da un grande clamore di unanime ammirazione da Parigi – è meritata. Quale attitudine personale esso spieghi sul teatro, a quale formula artistica s’accosti, di quale specifica sensibilità s’impronti non ci importa, qui, rilevare, indipendentemente dal suo valore artistico. L’autore ha voluto essere sincero, obiettivo, umano senza dimenticare d’essere poeta: ha voluto portare sul palcoscenico un’umile vicenda di vita nel contorno delle circostanze alleate e contrastanti: ha rivestito un’idea di forma sensibile senza darle uno svolgimento completo, creando un continuo stato di suggestione e di collaborazione nell’intenta anima del pubblico: ha fatto rivivere, al di là delle apparenze esteriori, uno dei fatti comuni e ne ha colto tutto quello di commovente, d’intimo, di continuativo, di fatale esso rivela ed insegna. Non una tesi, non una morale, non una filosofia: un attimo, uno spasimo, uno squarcio profondo nella nostra indifferenza d’osservatori tediati ed egoistici. Il carnevale dei fanciulli fu messo in scena con lo studio paziente e felice d’ogni particolare, con minuziosa cura d’ogni effetto, con reverente ossequio alle intenzioni dell’autore: e trovò un’interprete meravigliosa di verità e di passione in Irma Gramatica. Vicino a lei concorsero a dare nobile commento all’insieme il Pilotto, il Benassi, il Donadio, e gli altri tutti.