L’Illustrazione Italiana, 27 febbraio 1916
Le feste franco-italiane a Nizza
Domenica scorsa, 20 febbraio, tutta la popolazione di Nizza, dove si svolsero per vari giorni feste di beneficenza franco-italiane, fece una calda accoglienza all’ambasciatore d’Italia senatore Tittoni, arrivato colà alle ore 11.30. Accompagnato dal prefetto del Dipartimento delle Alpi Marittime e dal barone Acton, console generale d’Italia a Nizza, l’ambasciatore Tittoni fu ricevuto nella sala del Consiglio municipale adorna di piante, di festoni e di bandiere degli Alleati. Intorno al sindaco, Bonnefov Sibour, si notavano monsignor Chapon, vescovo di Nizza, i deputati Raiberti, Lairolli, Poullau e Giordan, tutte le autorità locali, e le Associazioni franco-italiane. Ricevendo l’ambasciatore, il sindaco rilevò con vibranti parole la stretta comunione stabilitasi fra i due popoli latini, e aggiunse:
«Nei nostri cantieri, gli operai italiani lavorano accanto agli operai francesi e fraternizzano con essi. La sala nella quale siete ricevuto contiene i ritratti dei Re d’Italia e di Sardegna e quelli di Garibaldi, di Massena e di tanti altri nizzardi che portarono tanto alta e per motivi tanto diversi la rinomanza della nostra città. La riunione di tutti questi personaggi costituisce un attestato luminoso dei vincoli così felicemente unenti la Francia e l’Italia, le due nazioni latine alleate per sempre e che conducono insieme e risolutamente una lotta di civiltà contro la barbarie».
Al sindaco rispose il senatore Tittoni con elevato discorso, dimostrante i benefici dell’accordo franco-italiano che dovrà durare e prosperare anche dopo la guerra.