L’Illustrazione Italiana, 20 febbraio 1916
Necrologi
Pietro Grocco
Con la morte del professore senatore Pietro Grocco, avvenuta il 12 a Courmayeur, la scienza medica ha perduto una vera illustrazione. Clinico di altissimo valore, era considerato, col Murri, col Baccelli, col Fedeli, col Pescarolo, col Bozzolo, un maestro. Aveva conquistato fama mondiale come medico di regine e di re, di cardinali e di principi, di uomini politici e di artisti. A Montecatini, dove dirigeva le Regie Terme, trascorreva parecchi mesi dell’anno, circondato dall’universale simpatia. A Firenze, dove presiedeva la clinica medica annessa all’Istituto superiore di scienze e lettere, fu consigliere comunale e assessore. Nella capitale toscana, sua dimora prediletta, era circondato dall’universale estimazione per il valore scientifico e per la rettitudine morale. Pietro Grocco era nato ad Albonese (Mortara) il 28 giugno l856: si era laureato a Pavia, ed era notissimo a Torino, dove recavasi frequentemente chiamato da gentili sollecitudini paterne. Il Governo lo elevò per meriti scientifici alla dignità della Camera vitalizia il 3 dicembre 1905. Era membro di molte Accademie italiane ed estere. Cultore di arte e di lettere, era amicissimo di Gabriele d’Annunzio, col quale discuteva volentieri di arte, di filologia, con fervida passione e con gusto singolare. Era malato da tempo, per neurastenia dovuta ad eccesso di fatica: una complicazione bronco-polmonare aveva aggravata la sua condizione: ed era stato trasportato a Courmayeur, dove, speravasi, avrebbe potuto riaversi.
Guglielmo Calderini
L’architetto Guglielmo Calderini, notissimo in tutta Italia, è morto a Roma il 12, sopraffatto da malattia di cuore che da tempo ne minava resistenza. Era nato a Perugia nel 1840. Il suo nome è legato alla maggiore opera monumentale elevata in Roma dopo il 1870, il Palazzo di Giustizia, e per molti anni il suo nome fu mescolato a tutte le polemiche in mezzo alle quali si svolsero i lavori di quel famoso palazzo. Egli fu anche autore del quadriportico della basilica di San Paolo a Roma, del Palazzo del Museo artistico di Torino, e di altre pregevoli costruzioni architettoniche, come a Perugia lo stabilimento balneare, ora villino Mavarelli, il palazzo Calderini, il Palace Hôtel, il palazzo Bianchi; e a Perugia ripristinò pure la chiesa di San Costanzo. Fu allievo e quindi professore nell’Accademia di Belle Arti. Era scrittore forbitissimo e polemista ardente e arguto. Nell’ università di Roma insegnava architettura generale. Nel 1886 si portò senza successo candidato politico nel primo collegio di Perugia contro Pompilj. Fu a Perugia consigliere provinciale.