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 2016  agosto 14 Domenica calendario

Alex Orfei assassina il rivale per mille euro

RICADI (Vibo Valentia) È diventato un assassino per un debito di mille euro Alex Orfei, giovane discendente di uno dei mille rami della nota famiglia di circensi, arrestato ieri dagli uomini della squadra mobile di Vibo con l’accusa di omicidio volontario.
Venerdì sera Orfei si è incontrato con un lontano parente, Werner De Bianchi, 36 anni, origini bellunesi, e l’ha accoltellato a morte in un parcheggio di un supermercato di Santa Domenica di Ricadi, piccolo centro del Vibonese dove il circo, che porta il nome di Amedeo Orfei, nonno dell’omicida, aveva messo le tende. L’incontro era stato sollecitato dalla vittima e doveva servire per definire la vicenda del debito, contratto dal fratello di quest’ultimo, ma anche per mettere fine allo stillicidio di insulti che Orfei aveva postato su Facebook e riguardavano oltre che i fratelli De Bianchi, anche gli sberleffi alle rispettive mogli.
All’appuntamento Alex Orfei ci è andato spalleggiato da quattro amici, forse dipendenti dello stesso circo Orfei, che la polizia guidata da Tito Cicero sta identificando e sui quali pesa l’accusa di concorso nell’omicidio. Erano armati di bastoni, Orfei anche di coltello.
Anche Werner De Bianchi era nel mondo circense. Faceva l’operaio al Royal Circus in questi giorni a Castrovillari per una serie di spettacoli. La presenza di entrambi in Calabria è stata l’occasione per incontrarsi e chiarirsi dopo mesi di liti sui social. De Bianchi si è presentato all’appuntamento da solo. Alla polizia, nonostante la ferita mortale, prima di entrare in coma, ha raccontato i momenti dell’aggressione e ha fatto il nome del suo assassino.
Prima di essere accoltellato la vittima è stata picchiata a sangue con bastoni e spranghe. Poi il fendente che gli ha lacerato l’addome, sferratogli con tale violenza che la lama si è spezzata ed è rimasta conficcata nello stomaco. L’aggressione è avvenuta intorno alle 19, mentre la gente del luogo, ma anche tanti vacanzieri, era intenta a fare la spesa. Nessuno, però, è intervenuto; De Bianchi è riuscito a trascinarsi sino all’ingresso del supermercato ed è qui che è stato soccorso da una coppia, marito e moglie, e trasportato all’ospedale di Tropea. La gravità delle ferite ha imposto il trasferimento a Vibo dove è morto alle 4 di sabato.
Alex Orfei dopo l’aggressione ha raggiunto il circo e ha fato in tempo a mettere in scena il suo spettacolo con i cavalli prima di essere arrestato. Ieri i tendoni erano chiusi.
Kezia Alves, la compagna brasiliana di Alex, ha gli occhi gonfi: «Werner ha chiamato al telefono Alex per dirgli che gli avrebbe bruciato il circo. E poi l’ha minacciato. E ora io che faccio?».
«È un dramma per le due famiglie, ma anche per tutti noi, qui si chiude» le fa eco un signore di mezza età, seduto sui gradoni del botteghino del circo. Un altro giovane circense inizia a strappare le locandine con la programmazione odierna. «Si smobilita» dice trattenendo le lacrime.