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 2016  agosto 13 Sabato calendario

Grillini in bici in giro per Roma

Si chiama Grab. Ed è la versione a pedali del Grande raccordo anulare. L’assessora ai Trasporti della giunta capitolina Linda Meleo ha annunciato ieri il via libera al protocollo per la realizzazione dell’opera che sarà sottoscritto dalla sindaca Virginia Raggi e dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Una ciclovia che consentirà di «circumnavigare» la capitale in bici lungo i 45 chilometri di pista che, in 24 tappe, collegheranno l’Arco di Travertino al Colosseo.
Un progetto, in realtà, non nuovo. Rispolverato nella precedente consiliatura dalla giunta guidata da Ignazio Marino con lo stesso acronimo (Grab). Ma il primo precedente risale, addirittura, al 2009 quando a guidare l’amministrazione capitolina c’era ancora l’ex sindaco Gianni Alemanno. Se ne occupò la commissione Ambiente del Campidoglio presieduta da Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia. Il progetto aveva un altro nome: Grac, Grande raccordo anulare della ciclabilità, ma la sostanza era praticamente la stessa. Tornando al presente, per ora di certo c’è che il protocollo impegnerà il Comune di Roma e i ministeri delle Infrastrutture e dei Beni culturali per realizzare i 45 chilometri di percorso che farà tappa in alcuni dei principali siti monumentali e storico-archeologici della città. I fondi per la realizzazione dell’opera sono già stati stanziati dalla legge di Stabilità nel capitolo dedicato alle ciclovie turistiche (91 milioni per il triennio 2016-2018): quelle del Sole, degli Acquedotti pugliesi e la Venezia-Torino lungo il Po. Oltre, ovviamente, al Grab che dovrebbe costare fino a 8 milioni di euro.
Il percorso circolare lungo il quale si svilupperà è già noto. Ideato da VeloLove insieme a Legambiente, Touring Club, Rete Mobilità Nuova, Vivilitalia, Open City Roma, Parco Regionale Appia Antica ed Ente Roma Natura, il Grab si snoderà in 24 tappe, toccando punti di interesse turistico, aree verdi e ville storiche. Con l’obiettivo di ricucire la scollatura sempre più marcata tra il centro storico e le periferie. Si comincia dalla prima tratta: Arco di Travertino-Circo Massimo, un vero e proprio tuffo indietro nella storia. Si continua verso le Terme di Caracalla prima di immergersi nelle bellezze dell’Appia Antica. E poi il Quadraro e Tor Pignattara, nel quadrante sud-est della capitale. Per poi risalire da Villa Gordiani fino a Villa Ada, a Roma Nord, passando per la Palmiro Togliatti, Ponte Mammolo e la riserva dell’Aniene. E addentrarsi nel cuore della città: dai Parioli a Villa Borghese, da Castel Sant’Angelo a San Pietro. Per pedalare verso l’Isola Tiberina. Poi il Ghetto e il Teatro Marcello prima del rush finale lungo i Fori Imperiali verso il traguardo proprio sotto il Colosseo.
Rispetto alla versione dell’era Marino, il Grab è stato in parte rivisitato. La tratta Villa Ada-Parioli, per ovviare all’interruzione del percorso nelle ore di chiusura del parco, sarà affiancata da un tragitto alternativo che, dalla Salaria, passando per l’Acqua Acetosa, via della Moschea e Villa Glori, si ricongiungerà alla ciclovia all’altezza dell’Auditorium. Rivisitato il percorso del segmento compreso tra via Togliatti e Ponte Mammolo: si entra dalla Collatina Vecchia e si procede lungo la stessa Togliatti per sfruttarne la connessione ferroviaria. Percorso alternativo anche per la tratta Castel Sant’Angelo-Isola Tiberina: resta la possibilità di pedalare lungo l’argine del Tevere. Ma, per ovviare alle piene invernali che ricoprono la banchina ed evitare faticose e impossibili scalinate ai ciclisti con disabilità, la tappa sarà percorribile anche in superficie, sul Lungotevere Sanzio, sfruttando la corsia riservata alla sosta delle auto.