12 agosto 2016
Tags : Oriana Fallaci
Oriana Fallaci pubblica il libro “Un uomo” dedicato a Panagulis
• Oriana Fallaci pubblica il libro Un uomo, romanzo ispirato ad Alexandros Panagulis. La dedica del libro: «Ghia sena. Per te». È il titolo di una poesia che Panagulis aveva scritto per lei.
• Consegnato il libro, riprende a viaggiare. Quando qualche argomento la colpisce fa delle interviste, che poi vengono pubblicate dal Washington Post, dal New York Times o dal Corriere della Sera. Ottiene di intervistare Khomeini: «Nel 1973 intervistai lo scià e scrissi che era un figlio di cane. Allora Khomeini mi dette l’intervista pensando che avrei scritto benissimo di lui». Per l’incontro accetta di indossare il chador. Khomeini, infastidito dalle sue domande sulla condizione femminile in Iran, le dice: «Se la veste islamica non le piace non è obbligata a portarla. Il chador è per le donne giovani e perbene». Oriana Fallaci se lo toglie, Khomeini se ne va. Lei protesta perché non ha avuto tutto il tempo che le era stato promesso e rifiuta di andarsene. Il figlio di Khomeini è costretto a giurare sul Corano che il giorno dopo avrebbe avuto un altro incontro: «Khomeini arrivò. Lo guardai dritto negli occhi e gli dissi: “Ora, imam, riprendiamo da dove abbiamo interrotto ieri. Stavamo parlando del fatto che io sono una donna indecente…”. (…) Lui non ti guarda mai in faccia, guarda sempre a terra. Allora, mi guardò dritto in faccia con un sorriso divertito! Era buffo, perché non poteva ridere». Alla fine scrisse nell’articolo che Khomeini era «un fanatico»: «Secondo me un fanatico è necessariamente una persona non intelligente, ma devo ammettere che lui è l’eccezione che conferma la regola. Avevo pensato di incontrare un idiota, invece incontrai un uomo acuto».
• Intervista Gheddafi, che dieci anni prima ha preso il controllo della Libia con un colpo di Stato. Lo incontra due volte: nel suo quartier generale e in una tenda nel deserto. Gheddafi sfugge alle sue domande (sul finanziamento alle Brigate Rosse, sull’alleanza con la Fiat, sull’ospitalità al dittatore idi Amin Dada). Anni dopo dice: «Quell’intervista fu veramente spaventosa. Gheddafi è clinicamente infermo, mentalmente malato, un idiota pazzo».