12 agosto 2016
Tags : Oriana Fallaci
Oriana Fallaci va in Oriente
• In inverno, con il fotografo Duilio Pallottelli, Oriana Fallaci parte per un viaggio alla scoperta della condizione delle donne fuori dall’Europa. Tappe: Turchia, Pakistan, India, Indonesia, Malesia, Hong Kong, Giappone, Hawaii. Bagaglio: una decina di macchine fotografiche, una macchina per scrivere, quattro valigie e una pelliccia. «Da un capo all’altro della Terra le donne, come gli uomini, vivono in modo sbagliato, senza quel sano equilibrio che dà la giustizia e il buon senso. O vivono segregate come le bestie di uno zoo, guardando il cielo e la gente dalla prigione di un lenzuolo che le avvolge come un sudario avvolge il cadavere, o vivono come domatori in giacca rossa ealamari, il frustino schioccante nella mano. Io non so se la pena più profonda l’ho provata dinanzi alla mussulmana che mendicava un posto in un ospizio o dinanzi alla soldatessa di Ankara che vinceva le medaglie nelle gare di tiro coi maschi. Non so se mi abbia spaventato di più la dottoressa indiana che aiuta il suo Paese a fabbricare meno bambini o la geisha di Kyoto che se ne stava immobile come una farfalla infilzata con uno spillo al muro. Certo la schiavitù è terribile e gelida ma la libertà male intesa può essere altrettanto terribile e gelida. Molte volte, nel corso di questo viaggio, non ho saputo stabilire quale delle due fosse peggiore».