MilanoFinanza, 12 agosto 2016
Intanto i paperoni del pianeta si tengono stretto il cash
In quest’epoca di stagnazione che qualcuno si azzarda a definire «secolare», anche i miliardari non hanno le idee chiare sul da farsi. Così preferiscono tenere il 22,2% della loro ricchezza sotto forma di cash. Si suppone che i 2.473 miliardari presenti nel mondo abbiano già soddisfatto i loro desideri più lussuosi, dalle magioni agli yacht. Ma evidentemente ritengono che non ci siano le condizioni per investire una quota più ampia delle loro ricchezze in qualcosa di fruttuoso. D’altronde anche per loro i rendimenti di molti titoli di Stato sono sotto zero o comunque molto bassi. E sanno benissimo che poiché Wall Street è ai massimi storici, una correzione si avvicina. Il fatto è che la somma di denaro da loro tenuto sotto il materasso ammonta a 1.700 miliardi di dollari, più o meno equivalente al pil dell’Italia. Lo studio è stato fatto da Wealth-X, istituto di ricerca sui super ricchi. Secondo il report, i miliardari stanno alla finestra in attesa di una discesa delle borse. «Quando le quotazioni azionarie saranno tornate a livelli più attraenti, ci aspettiamo che questa liquidità tornerà a essere investita», sostengono gli esperti di Wealth-X.
La ricchezza dei miliardari l’anno scorso è cresciuta del 5,4% a 7.700 miliardi di dollari. Se per assurdo uno Stato fosse composto solo da queste 2.473 persone avrebbe il terzo pil mondiale dopo gli Stati Uniti e la Cina. Il più alto numero di miliardari si trova in Europa: 806 contro i 628 che vivono nel Nord America. Ma l’aumento maggiore rispetto al 2014 si è avuto in Asia, +15% a 645. Le fonti della loro ricchezza stanno però cambiando: il 15% opera nella finanza, ma nel 2014 erano il 19%. Cresce la quota di chi opera nell’industria, dal 12,1 al 12,8%, e più della metà dei miliardari sono self-made man: solo il 13% ha ereditato l’intera loro ricchezza. Nel mezzo stanno quelli che hanno ricevuto eredità consistenti e sono riusciti ad aumentarle.
Chissà che cosa farà il più giovane miliardario del mondo, che pochi giorni fa ha ereditato 12,3 miliardi di dollari in immobili: si tratta del venticinquenne Hugh Richard Louis Grosvenor, settimo duca di Westminster. I suoi possedimenti sono concentrati soprattutto nei quartieri londinesi di Belgravia e Mayfair. Curiosamente le proprietà immobiliari del casato sono soggette a una legge del parlamento britannico approvata nel 1933 che consente solo ai maschi della famiglia Grosvenor di ereditare. La madre di Hugh e le sue tre sorelle riceveranno comunque una parte degli asset di famiglia. Il padre del giovane miliardario, Gerald, è morto martedì scorso per una malattia improvvisa la cui natura non è stata resa nota. Al secondo posto tra più i giovani miliardari figura il ventinovenne americano Lukas Walton, proprietario del colosso della grande distribuzione Wal-Mart. L’ormai trentaduenne Mark Zuckerberg è il terzo più giovane miliardario, ma la sua ricchezza, calcolata in 55 miliardi di dollari, è superiore alla somma di quella di Grosvenor e di Walton. Non è dato sapere quanti soldi tenga sotto il materasso il fondatore di Facebook.