Corriere della Sera, 12 agosto 2016
La prima fabbrica 4.0 in Italia
SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) La forma viene poggiata delicatamente sulla lamiera. Il laser della stampante industriale 3D comincia ad intesserne la struttura. Tre minuti e la guarnizione è pronta per essere inserita sulla lavatrice. Qui c’è la prima fabbrica italiana 4.0. È una fabbrica pilota auto-finanziata con i corsi destinati alle imprese-clienti. L’ha realizzata la società di consulenza Mc Kinsey che ha creato a monte una joint-venture paritetica con Unindustria Pordenone. È una struttura snella formata da una serie di sensori digitali che monitorano ogni processo produttivo. D’altronde la rivoluzione della manifattura 4.0 è tutta qui: nella interconnessione delle reti e nella completa digitalizzazione della catena di montaggio. Calcolando in ogni passaggio il tasso di produttività delle macchine e quello degli operai, l’uso della materia di prima, il risultato da immettere sul mercato.
Potremmo individuare almeno quattro direttrici sulle quali l’industria mondiale sta investendo: 1) La gestione dei dati e la connettività, tramite lo strumento dei Big Data, l’internet delle cose e la tecnologia cloud; 2) Gli analitycs, che realizzano un’analisi avanzata dei dati, e l’ intelligence, che automatizza l’attività umana; 3) L’interazione uomo-macchina, che si esprime mediante interfaccia touchscreen; 4) Dal mondo virtuale a quello reale, grazie alle stampanti 3D, i robot collaborativi e il risparmio energetico. Dice Gianluca Camplone, senior partner di McKinsey, che la consulenza si sta orientando sull’industria 4.0 «perché applica sensori a tutti i principali processi produttivi, per ottimizzarli attraverso la raccolta di enormi quantità di dati. Crea connessioni tra le persone e le macchine aumentando la velocità di interazione».
Questo laboratorio è stato realizzato dentro un capannone in una zona industriale in cui la filiera del mobile e del bianco la fanno da padrone. Qui a pochi chilometri c’è l’impianto Electrolux di Porcia che rischiava di chiudere. Ecco perché ora sta scommettendo sull’innovazione dei processi in modo da recuperare produttività. Non è un caso che McKinsey abbia replicato questo modello anche altrove. È partita dalla Germania, dove il tema della manifattura 4.0 viene fortemente incentivato. A Darmstad c’è un laboratorio analogo che è servito alla riconversione verso l’alto di gamma della Bosch. Ma a scuola McKinsey sta andando anche la subfornitura di Ikea.