ItaliaOggi, 11 agosto 2016
Disney scannerizza i piedi dei clienti per offrire servizi su misura. Una questione di discrezione
Disney, con i suoi parchi a tema, è solo l’ultimo dei giganti dell’industria, dopo i marchi di automotive, viaggi e intrattenimento, a voler garantire un’esperienza personalizzata e su misura ai propri clienti. Stupisce però l’ultimo metodo brevettato e depositato: uno scanner che fotografa i piedi dei visitatori, e una volta collegato al data-base assieme alle loro informazioni e ai percorsi preferiti sarà in grado di riconoscere un ospite, le sue impressioni, oltre a fotografare la sua giornata.
Il ricorso alla tecnologia per rendere unica l’esperienza non è una novità: dai supermercati in Italia ai casinò americani sono spesso le carte fedeltà a garantire ad esempio offerte e momenti su misura ai clienti abituali.
Ma il metodo Disney lavora diversamente. «Di solito si presuppone un comportamento proattivo e l’utilizzo continuo di una card», spiegano gli analisti di BrandChannel, canale di Interbrand, «nel caso della “foot recognition” (lo scanner dei piedi ndr) le informazioni e i benefit possono essere raccolti passivamente, mentre i clienti progrediscono attraverso le attrazioni, senza disturbarli in nessun modo».
Il «grande fratello» pedestre e il suo brevetto (US Patent No. 9.393.697) non sono passati inosservati. «Questa nuova tecnologia è un modo meno invasivo per tracciare i consumatori», ha spiegato Dennis Speigel, che guida l’International Theme Park Services di base a Cincinnati.
Ma il Los Angeles Times, dalla patria del primo parco Disneyland della storia, si è affrettato a titolare: «Cosa mai vorrà fare Disney con i vostri piedi?». Così l’azienda ha fatto sapere che non ci sarà un applicazione immediata del dispositivo di riconoscimento. «Ci impegniamo costantemente a innovare e spingere i confini della creatività e della tecnologia per creare esperienze coinvolgenti per i clienti», ha spiegato al quotidiano losangelino Suzi Brown, portavoce della Disney. «È nostra abitudine archiviare diversi brevetti ogni anno, alcuni possono giungere a buon fine altri no».
Intanto lo scanner funzionerà così: all’entrata del parco a tema i piedi del visitatore verranno associati alla sua foto e ai dati che fornirà su base volontaria. Le telecamere disseminate nel parco a livello della strada saranno in grado di anticipare il suo arrivo ai personaggi Disney, così potrà essere accolto e chiamato per nome, mentre il servizio di foto disponibile nei giochi a tema sarà in grado di mandare al database centrale e via mail al cliente le immagini della giornata.
L’azienda non è nuova all’uso della tecnologia, fino a oggi però indossabile. Gestisce infatti il programma e l’applicazione MyDisney per personalizzare l’esperienza all’interno dei parchi negli Usa: il sistema funziona attraverso il proprio smartphone e tramite il MagicBand, un bracciale smart che parla con uno scanner con il profilo di topolino ed è in grado di garantire la fila più adatta a seconda dell’utenza (ad esempio, se si è in famiglia) o delle promozioni; offre la possibilità di effettuare pagamenti all’interno degli store Disney avvicinando la mano allo scanner e in tempo reale può inviare fotografie (a pagamento) ai visitatori.
Nel caso di Disney gli esperti parlano di una rivoluzione in tema di brand-engament senza soluzione di continuità. Intanto, si stanno muovendo nella personalizzazione dei percorsi a tema diversi marchi, soprattutto nel settore automotive. Lincoln ha appena inaugurato a Fashion Island, un mall di Newport Beach, in California, il Lincoln Experience Center e punta sulla sua lounge digitale sulla falsariga di quella inaugurata nel 2015 a Shanghai. Sono immersioni a base di lusso, realtà aumentata e prove pratiche anche il Porsche Experience Center di Shanghai e la nuova Cadillac House della casa americana a New York. Supera lo scanner ai piedi di Disney solo Norwegian Air: la linea aerea scandinava ha cerato l’«Aura Reader», un lettore che legge l’umore e il colore dei viaggiatori e suggerisce loro la destinazione e il volo da intraprendere.