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 2016  agosto 11 Giovedì calendario

Diamo la parola alla sindaca di Roma, la grillina Virginia Raggi: «Il centrosinistra e la sinistra, tranne la parentesi della giunta Alemanno, negli ultimi 40 anni di fatto ha governato Roma

Diamo la parola alla sindaca di Roma, la grillina Virginia Raggi: «Il centrosinistra e la sinistra, tranne la parentesi della giunta Alemanno, negli ultimi 40 anni di fatto ha governato Roma. E in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Cerroni, la sua fortuna è stata tale che Cerroni è stato chiamato l’ottavo Re di Roma. Come hanno proceduto l’Amministrazione capitolina e Ama in questi anni? Sembrano quasi aiutare il privato e non il pubblico. Noi troviamo che questo sia piuttosto singolare. Ci vuole coraggio a chiedere a noi di chiudere l’intero ciclo dei rifiuti. Noi oggi dobbiamo affrontare la crisi per i prossimi sei mesi. Una crisi sistemica con scarse risorse e tempi ridotti, lavorando con il rischio sanitario dietro l’angolo. Voi non lo avete fatto per anni. Ebbene, lo faremo noi. Ad Ama chiederemo presto una serie di approfondimenti. Fallito l’obiettivo di autosufficienza impiantistica, dell’impiantistica della raccolta differenziata, della riconversione degli impianti e del servizio di gestione, pulizia e raccolta. Eppure Ama può contare su un addetto ogni 367 abitanti. La municipalizzata esporta 150 mila tonnellate di rifiuti verso nord e altre 150 mila oltre confine. Quando Rutelli ironizza in tv sul tragitto che compie la monnezza romana, ovviamente a vantaggio di terzi e non di Ama, purtroppo dice una tragica verità. Spendiamo circa 120 euro per tonnellata trasportata e la raccolta differenziata ha un alto contenuto di umidità. E’ un costo di 80 milioni di euro per 4.000 viaggi l’anno. Potevamo dotarci di impianti di proprietà, ma non è stato fatto da nessuno. Stiamo lavorando per presentare all’Autorità nazionale anticorruzione una relazione e chiederemo approfondimenti sulle passate attività svolte dall’azienda».

Dove è stato pronunciato questo bel discorso?
In Campidoglio. Virginia parlava sotto la statua di Giulio Cesare. Può vedere il video anche lei. Il consiglio straordinario è stato convocato su richiesta dell’opposizione per discutere il caso Muraro, l’assessora all’Ambiente che è stata per una decina d’anni consulente dell’azienda che deve tenere pulita la città (l’Ama) e che secondo l’opposizione sarebbe per questo in conflitto d’interessi. Nel suo discorso, piuttosto ineccepibile per il resto, la Raggi ha sposato la tesi secondo cui Muraro, col suo lavoro, ha fatto risparmiare all’Ama 900 mila euro, il milione e passa incassato in dodici anni per le consulenze sarebbe in linea con il mercato, ci sarebbe - dice il sindaco - uno studio legale che per un solo anno di lavoro a favore del Comune ha preso 900 mila euro. La sindaca ha anche detto che il tritovagliatore di Rocca Cencia è stato fermato a febbraio proprio per mettere i grillini, sicuri vincitore delle elezioni, in difficoltà a giugno, mese di picco per l’immondizia.  

Roma è sporca o no?
Non ho potuto controllare ogni singolo metro quadro, ma da varie fonti apprendo che la situazione è migliorata.   • In due parole, di che cosa è accusata questa Muraro?
Stringi stringi, le questioni sono quattro: la qualità e la quantità di rifiuti in entrata e in uscita dagli impianti non corrisponde agli accordi intercorsi tra Comune e fornitori; la faccenda del tritovagliatore, perché sia stato fermato; le consulenze e il fatto che durante la giunta Alemanno lo stipendio le venne triplicato; le telefonate con Buzzi.  

Accuse serie?
Mah. Nelle telefonate con Buzzi, su cui il Pd fa una gran cagnara, non c’è niente. Sulle consulenze, la tesi della Raggi, della Muraro e dei Cinquestelle è che quei compensi erano in linea col mercato. Lo stop al tritovagliatore sarebbe stato deciso dall’ex amministratore delegato di Ama, Daniele Fortini, proprio per far trovare la Raggi in difficoltà adesso. Il primo punto è forse il più serio: il Comune è stato truffato, e quella era proprio l’area dell’attività di consulenza della Muraro. Lei risponde di aver inondato di mail i responsabili, quelli che dovevano decidere, i quali benché sollecitati non hanno fatto niente.  

Come finirà?
Il Pd attende con ansia che la magistratura mandi un avviso di garanzia all’assessora, anche se l’avviso di garanzia certifica solo che si sta indagando su di te, e non è un’incriminazione. Non è detto, quindi, che l’avviso basti a rimuovere la Muraro. Tutta la faccenda è grottesca: i responsabili del disastro romano chiedono la testa di un assessore, e magari di una sindaca, che s’è insediata da pochi giorni. Saggezza vorrebbe che si dicesse alla Muraro, senza perdere tempo con le improbabili storie del passato: beh, visto che di rifiuti te ne intendi, e questo lo ammettono tutti, prenditi un anno di tempo e sistema la situazione. E se non ci riesce, allora sì, licenziarla. A proposito, l’ordine del giorno sulla sfiducia presentato da quelli di Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) è stato respinto 24 a 5.