ItaliaOggi, 10 agosto 2016
In Sardegna è caccia ai maiali allo stato brado
Prosegue l’attività di depopolamento dei suini allo stato brado da parte dell’Unità regionale di missione per la lotta alla peste suina africana, che imperversa dal 1978 in Sardegna. Recentemente l’Unità di missione è intervenuta a Desulo, in provincia di Nuoro, dove sono stati abbattuti circa 80 suini che pascolavano liberamente allo stato brado e senza alcun controllo.
L’operazione, portata a termine in stretto accordo con la Questura di Nuoro, è stata condotta con l’ausilio dei servizi veterinari della Sardegna centrale.
Il responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, Alessandro De Martini, ha affermato che «il nostro non è ne un lavoro facile o semplice e certamente non è volto ad abbattere gli animali o a voler eliminare l’allevamento del maiale nell’isola. Siamo costretti ad abbattere proprio perché questi animali vengono abbandonati in maniera assolutamente incosciente nel non rispetto delle regole nazionali e comunitarie come nel caso della provincia di Nuoro, dove i suini finivano per circolare liberamente nei centri abitati. L’intervento portato a termine recentemente a Desulo rappresenta l’ultima cosa che si vorrebbe fare». De Martini ha infine ricordato che «lavorare in legalità significa innanzitutto anagrafare i propri suini, garantir loro l’assistenza sanitaria e soprattutto tenerli al chiuso, anche in condizioni di semi brado al pascolo, con doppie recinzioni alte almeno un metro e 50 centimetri così da impedire il contatto con i cinghiali. Proprio i cinghiali sono portatori sani e raramente malati di Psa (la peste suina africana, ndr), che nel contatto con i maiali al pascolo brado possono far ripartire i focolai».