Il Messaggero, 10 agosto 2016
Cupping, ecco perché gli atleti olimpici hanno dei cerchietti rossi sulla pelle
Da Ippocrate a Michael Phelps. Dal padre della medicina al più grande nuotatore delle Olimpiadi moderne. Stessa terapia. Elaborata, nei secoli, dai maestri cinesi. Che la utilizzano insieme all’agopuntura, la maxibustione e le erbe. È la coppettazione. Il trattamento che regala quei grandi cerchi stampati sulle spalle di Phelps.
IL VUOTO
Un sollievo millenario. Distende la muscolatura, migliora la circolazione, drena e lenisce il dolore. Aggredisce gli inestetismi della cellulite. Tutto, con le coppette di vetro appoggiate sulla pelle: effetto ventosa. La tecnica ha come fondamento la creazione di un vuoto all’interno dei piccoli recipienti (diametro circa 5 cm) che vengono fatti aderire sul corpo del paziente in corrispondenza di punti ben precisi. Per ottenere il vuoto d’aria si introduce una fiammella all’interno del bicchierino. Questa brucia l’ossigeno, producendo così il vuoto. Come la fiamma si spegne, la coppetta viene appoggiata sul corpo. E lasciata in posa finché non si stacca da sola. Da qui, il risucchio sull’epidermide e i segni che restano per qualche giorno. Evidenti lividi circolari. Nel caso in cui le coppette vengono fatte camminare su schiena, braccia o gambe si ottiene una sorta di massaggio decontratturante.
L’ALLENATORE
L’uscita pubblica di Phelps con i suoi bolli rossi sulle spalle ha scatenato un entusiasmo internazionale tra lo scientifico e il modaiolo. Certo è che la sua performance nella staffetta 4x100 stile sarà ricordata per il risultato d’oro e per i segni rossi del cupping. Una novità assoluta tra l’eccesso di corpi tatuati.
È stato lo stesso gigante di Baltimora dopo la gara a spiegare perché: «Ho chiesto di fare un po’ di coppettazione perché mi sentivo un po’ dolorante e il mio allenatore deve averlo fatto troppo forte. E mi ha lasciato questi vistosi lividi».
I cerchi rossi, un paio di anni fa, li abbiamo visti anche sulle spalle di star del calibro di Gwyneth Paltrow e Victoria Beckam. «Per allentare la tensione» hanno confessato. Come dire che, in pubblico, arriva bel ultimo l’acchiappamedaglie americano. Le due attrici si sono fatte fotografare senza coprire nulla. E, come loro, anche Lady Gaga e Jennifer Aniston.
LO STUDIO
«Tenete presente che sono lividi superficiali – ha chiarito Cody Miller, statunitense medaglia di bronzo nei 100 metri rana a Rio – È diverso da quando prendi una botta molto forte e ti viene il segno. Con le coppette il tessuto muscolare non viene toccato. Si cerca solo di far confluire il sangue in quella zona specifica. Viene creata una tensione che poi è rilasciata. È fantastico. Me lo fa la mia fidanzata».
Secondo uno studio sul Journal of Alternative and Complementary Medicine il cupping sembra essere molto efficace nel trattamento del dolore alla schiena. Per farlo sono stati reclutati 21 volontari affetti da mal di schiena. La durata della ricerca, otto settimane. L’obiettivo della ricerca, coordinata dalla docente di Fisioterapia Alycia Markowski della Northeastern University di Boston, era quello di valutare l’efficacia nella riduzione del dolore acuto, della dolorabilità alla palpazione ed eventuali miglioramenti nei movimenti. È stato dimostrato che la coppettazione può essere considerata un trattamento efficace per la lombalgia cronica facendo insieme crescere la capacità di movimento.
«Va detto – è il consiglio dei ricercatori – che il trattamento dovrebbe sempre essere eseguito da personale medico specializzato».