Il Messaggero, 10 agosto 2016
I primi 50 anni di Marina Berlusconi
Lei i compleanni li festeggia, ma non li celebra. Di solito col padre, il marito, i figli, uno o più fratelli a seconda della pax familiare. Ma stavolta è un compleanno speciale e Marina Berlusconi può davvero celebrare i suoi primi 50 anni. Con una certezza e quattro scampati pericoli. Cominciamo con i pericoli evitati, con saggezza e la necessaria durezza.
Primo pericolo scampato: tre mesi fa Silvio Berlusconi ha rischiato di morire, oggi, dopo l’intervento al cuore, può accogliere a villa Certosa i cinque figli per la tradizionale cena di compleanno della primogenita. Ci sarà anche Francesca Pascale, unica rappresentante del fu cerchio magico.
Secondo scampato pericolo: poteva succedere di non riuscire a vendere il Milan e continuare a sborsare tra i 100 e i 150 milioni di euro. Invece il Milan l’hanno comprato i cinesi e in casa Berlusconi sono entrati 740 fruscianti milioni. Terzo scampato pericolo: poteva esplodere il conflitto tra fratelli, da un lato lei e Piersilvio, dall’altro Barbara, Eleonora e Luigi. L’improvvisa malattia del padre e la successiva gestione dei rapporti con il cerchio magico, (con la tesoriera Maria Rosaria Rossi soprattutto), ha invece rinsaldato il fronte dei figli che, infatti, oggi si ritrovano insieme per festeggiare. Tra dieci giorni anche Barbara celebrerà il compleanno.
L’ETÀ PERICOLOSAIl quarto scampato pericolo è essere riuscita ad arrivare a 50 anni sfuggendo alle trappole dei 45, anni l’età pericolosa secondo l’americana Kelly Killoren Bensimon, autrice del romanzo tendenza dell’estate 2016 tra le newyorkesi ora agli Hamptons: The dangerous age, un concentrato di quarantenni inquiete.
Marina invece a a ogni intervista riconosce: «Ho la fortuna di avere il marito e i figli che ho», un punto di forza, una famiglia con la quale divide tutto il tempo extra lavoro. E poi c’è la mamma, Elvira Dall’Oglio: con lei ha già festeggiato in anticipo, in Costa Azzurra.
Scampati i pericoli ed evitate le trappole, Marina Berlusconi può a 50 anni godersi una certezza: quel che ha conquistato. E pensare a cosa fare nei prossimi dieci. I successi sono prima di tutto familiari: dopo la malattia del padre, ma di fatto anche da prima, è la capofamiglia, riconosciuta nel ruolo dai fratelli. Ci sono onori e oneri nel fare fronte al ruolo, ma Marina è una che nella battaglia si trova perfettamente a suo agio e dunque se battersi si deve, ci sarà. Chi in passato l’immaginava pronta a una vita da rentier nella casa in Provenza non la conosce. Al Sole 24 Ore’ ha elencato le cose che vanno bene nelle aziende: anche Mediaset, assicura, perché la tv generalista è sorprendentemente in ripresa. Quanto alla sfida con Vivendi «oggi – dice Marina – siamo più forti di prima» e pensa ai 740 milioni incassati dal Milan. Adesso sì che possono permettersi di aspettare tre anni per una sentenza che, ipotizzano a Cologno, non potrà non essere favorevole a Piersilvio. Se l’accordo si trova, bene. Se non si troverà, Marina non mancherà di far sapere pubblicamente quel che pensa. L’ha fatto con Carlo De Benedetti e lo farà, nel caso, con Vincent Bolloré.
I NODIMediaset, comunque, è regno del fratello Piersilvio. L’altra sorella, Barbara, dopo il Milan si prenderà il tempo per occuparsi del terzo figlio in arrivo, il terzo maschio dopo Alessandro ed Edoardo. Soltanto dopo, nel 2017, deciderà del suo futuro professionale.
Per Marina, invece, il domani è già oggi e l’editoria, in particolare Mondadori, la creatura su cui proiettare progetti. L’acquisizione della Rizzoli e i conti migliorati consentono a Marina Berlusconi di guardare all’estero. Mondadori compra ma, almeno per ora, non si fa comprare.
Essendo questo il positivo bilancio di un compleanno importante, restano ovviamente i nodi da risolvere. A cui pensare a settembre. Il futuro è più che mai legato a Silvio Berlusconi, alla sua salute e alle decisioni che prenderà. La politica occuperà ancora le giornate del padre ma non quelle di Marina, dice chi la conosce. E questo nonostante ogni tanto torni la voce di una leadership ereditaria. Marina capisce e segue la politica, ha anche anticipato posizioni che magari il padre pubblicamente non prendeva. A Daniele Manca del Corriere della Sera il 30 aprile 2014 affidava «un giudizio negativo» rispetto al governo Renzi. «Più forti sono le aspettative che si generano, più gravi saranno i danni se le promesse non seguiranno», prevedeva.
Chissà se confermerebbe l’opinione. E se confermerebbe anche il commento con cui liquidò i «traditori» che avevano abbandonato Berlusconi: «L’unica cosa in cui sono grandi è la mediocrità».
Alcuni stanno tornando all’ovile, ma non è un business di cui si occuperà lei. Marina, segno zodiacale Leone, è ancora disposta alla battaglia, ma non a maggior gloria di Forza Italia.