Corriere della Sera, 10 agosto 2016
«Non toccatemi i miei ragazzi». Parla Giuliana Pistarà Garozzo, la madre di Daniele, il fiorettista medaglia d’oro a Rio, e di Enrico, il numero 2 al mondo della spada, appena eliminato dal coreano Park: «Avrà ancora più bisogno di me»
«Non toccatemi Enrico! Non sono i dioscuri, non sono supereroi imbattibili: sono due ragazzi. I miei ragazzi. Daniele, il piccolo, è campione olimpico; Enrico, il grande, è uscito agli ottavi: vorrà dire che avrà ancora più bisogno di me. E magari domenica vincerà la gara a squadre!».
Giuliana Pistarà Garozzo da Acireale è la madre del fiorettista medaglia d’oro a Rio, e del numero 2 al mondo della spada, che è appena stato eliminato dal coreano Park. «È possibile che la vittoria di Daniele abbia messo un po’ di pressione addosso a Enrico. Ma loro non sono rivali. Semmai complici. Si adorano, e spesso si coalizzano: contro di me. La prima persona che domenica Daniele ha abbracciato appena sceso dalla pedana è stato Enrico. Adesso è sceso nello spogliatoio a consolarlo».
«Certo, da bambini duellavano; come tutti i bambini. Si sentivano uno Zorro e l’altro D’Artagnan, anche perché ogni giorno avevano l’ora di lettura; e lì ho capito subito quanto fossero diversi, anche se da piccolini erano buonissimi tutti e due. Daniele leggeva Harry Potter e la mitologia greca; Enrico leggeva Geronimo Stilton e la Gazzetta dello Sport.
Daniele vive nell’iperuranio, nel suo mondo, è impulsivo e pieno di fantasia, non a caso ha scelto il fioretto: un’arma che esige velocità, estro. Enrico è serio, concreto, schematico; infatti ha scelto la spada, l’arma più tattica, cerebrale. Provi a chiedergli la classifica del campionato di eccellenza siciliano o un risultato della Lazio, a caso; vedrà che risponde giusto».
«Sì, Enrico è tifoso della Lazio. Si infatuò di Beppe Signori. Per lo scudetto del 2000 pretese di essere portato a Roma. Lui aveva 11 anni; Daniele, che invece è juventino, 8. Il tassista della Roma dovette caricare questo bambino con la maglia, la sciarpa e la bandiera laziali. Era così felice…oggi è triste. Lo sport è così: in un secondo ti bruci quattro anni. Guardi cos’è successo a un grande come Nibali, un altro siciliano. Ma Enrico deve reagire».
«Ha cominciato a tirare a sette anni, perché il suo amichetto alle elementari, Giovanni, è nipote di uno storico maestro di scherma, Raffaele Manzoni: un gentiluomo d’altri tempi. Per prima cosa ai miei figli ha insegnato comportamento, guardia, saluto all’avversario: il rispetto. I ragazzi giocavano anche a calcio, ma quando hanno dovuto scegliere hanno scelto la scherma. Per fortuna. Il resto l’ha fatto la scuola cattolica, la Salliana, fondata da san Giovanni Battista de la Salle. Poi si sono iscritti allo scientifico, quindi all’università: a Enrico manca poco alla laurea in scienze motorie, Daniele fa medicina come il padre».
«Enrico è fidanzato, con una spadista estone, Erika Kirpu. Daniele? Non so». Ma se con l’oro al collo è corso a baciare Alice Volpi, la fiorettista... «Niente so. So solo che mi mancano molto, ora che sono dovuti andare ad allenarsi in continente: Enrico a Milano, Daniele a Frascati. Ma sono profondamente siciliani. Visceralmente legati alla loro terra, come tutti in famiglia. Io lavoro per la Regione, ufficio di promozione turistica. Cerchiamo di far conoscere la nostra isola nel mondo. Sono molto fiera che Daniele dopo la vittoria si sia rivolto ai suoi coetanei, a tutti i giovani siciliani, perché credano in se stessi e non si diano per vinti, mai».
«Mi viene in mente una cosa che non ho mai detto. Ero in ospedale, aspettavo che Daniele nascesse, e guardavo in un televisorino le Olimpiadi di Barcellona. Alle 7 di sera Giovanna Trillini, Diana Bianchedi, Dorina Vaccaroni vincevano l’oro nel fioretto a squadre. Daniele è nato alle 9. Un presagio, non crede? Poi è arrivata Valentina Vezzali, che in famiglia stimiamo molto. E lei una volta ha detto: ‘‘La scherma mi piace perché si perde, ma poi si ha sempre un’altra opportunità’’. Vedrete che Enrico dimostrerà che non vale meno del fratello».