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 2016  agosto 10 Mercoledì calendario

Le quattro accuse (con repliche) a Paola Muraro

1. L’assessora, che al momento non risulta indagata, era la responsabile Ipps, controllava cioè la qualità è la quantità dei rifiuti in ingresso e in uscita dagli impianti. I moduli Fir (Formulario identificazione rifiuti) risultano in parte manomessi. Il ruolo di Muraro è stato corretto?
«Ero una consulente non una dirigente, non spettava a me decidere», si è difesa Muraro. «Ho mandato tante mail all’Ama, soprattutto negli ultimi due anni, per mettere in luce tutte le criticità. Senza esito. E non ho alcun conflitto di interessi».
2. Per la Muraro l’Ama avrebbe dovuto riutilizzare il tritovagliatore di Manlio Cerroni, il ras delle discariche di Malagrotta. Ma l’ex ad Ama Fortini si è opposto perché l’impianto è al centro delle indagini della Procura per associazione a delinquere, truffa, frode e traffico illecito di rifiuti.
«Anche su questo punto l’assessora ha fornito la sua versione: «Ora è la Regione che ci deve dire dove andare a trattare i rifiuti di Roma. Fortini e altri dirigenti ci hanno lasciato di proposito una macchina che non funziona, sapevano che avremmo vinto. Hanno attuato un golpe sui rifiuti a pochi giorni dalla vittoria di Virginia Raggi».
3. Consulenze per un totale 1 milione e 136 mila euro in 12 anni. Uno stipendio triplicato nell’era della giunta Alemanno, passando da 30 mila euro nel 2004 a 80 mila nel 2008, poi a quasi 100 mila nel 2010 fino a 115 mila. La Finanza indaga per conto della procura.
«Per Muraro non c’è nulla di strano: «È una media di 90.880 euro l’anno lordi. Considerando le ore prestate per la mia attività professionale si ottiene un compenso lordo pari a 76 euro al giorno. Vi sembra folle?».
4. Muraro firma l’ultimo rinnovo da consulente Ama il 6 aprile 2016,ma il contratto è retrodatato dal 1 gennaio al 30 giugno 2016. A questo imbarazzo si aggiunge quello per le telefonate con Salvatore Buzzi, patron delle cooperative arrestato nell’inchiesta di Mafia Capitale.
«Sono serenissima, non sono mai entrata nella vicenda. Non sono stata inserita nell’inchiesta Mafia Capitale. Per me possono pubblicare la telefonata», ha replicato lei.