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 2016  agosto 09 Martedì calendario

La seconda vita di Lady Uber: ora sfida le banche

Prima i taxi, ora le banche. Quando c’è da scegliersi un obiettivo, a Benedetta Arese Lucini piace puntare in alto. L’ex top manager italiana di Uber, classe 1983, che un paio d’anni fa s’è trasformata – suo malgrado – in un simbolo della sfida digitale ai servizi tradizionali, dopo la parentesi alla guida dell’applicazione torna in pista con una start-up «fintech». Si chiama Oval, l’ha fondata assieme agli imprenditori piemontesi Claudio Bedino ed Edoardo Benedetto, e il traguardo è particolarmente ambizioso.
«Vogliamo aiutare le persone ad avere un quadro più chiaro delle loro finanze. In un mondo in cui via app si può fare tutto, il mondo bancario è rimasto indietro».
La sede a Londra
Il software, racconta, permette di collegare i conti correnti e le carte di credito all’app e, dunque, di tenere sotto osservazione le uscite quotidiane. Non solo: il programma può essere personalizzato, ognuno ha la possibilità di fissarsi dei tetti di spesa e, con qualche trucco, provare a limitare gli esborsi. Un esempio? «Si possono arrotondare le spese all’euro più vicino: se paghi 6,40 euro, l’app ne segna 7. I restanti 60 centesimi finiscono in un conto risparmio». È una politica di piccoli passi, anzi minuscoli. «Ma in totale trasparenza, che è uno dei problemi del sistema bancario, assieme ai costi enormi degli sportelli». In un secondo momento, a partire dal 2017, Oval aiuterà gli utenti a investire quel gruzzolo, guadagnando sulle commissioni. «Apriremo un mercato a chi non ha accesso», dice la Arese Lucini, che, non è un caso, ha iniziato la sua carriera in una banca d’affari, Morgan Stanley. La nuova missione è praticamente la stessa dei tempi di Uber, quando fu contestata e addirittura minacciata dall’ala dura dei taxisti.
«La finanza, come i trasporti, è iper-regolamentata – spiega – Lavorare per andare oltre, alzando l’asticella, mi piace molto. Grazie alla tecnologia, infatti, i costi diminuiscono: più concorrenza aiuta ad avere più scelta. Le banche d’investimento continueranno a fornire servizi ai clienti multimilionari, il resto dei consumatori non è più interessante. Il fintech può dare loro gli stessi vantaggi che avrebbero in una banca d’investimenti». Benedetta Arese Lucini, oltre a inclusione e trasparenza, punta forte sull’educazione: «Con risparmiatori più informati quanto è accaduto con Etruria & C. non succederà più». Per la sede di Oval i fondatori hanno puntato su Londra. «Le autorità sono più aperte alle nuove tecnologie», dice la Arese Lucini, che finora ha ricevuto due concessioni – da Che Banca e B-Ventures – e ora sta chiudendo un round di finanziamenti con investitori italiani e internazionali.

Il debutto del software

La app, che debutterà in versione beta tra un paio di settimane, a fine ottobre sarà aperta a tutti, almeno in Gran Bretagna. L’Italia? L’obiettivo è arrivare prima di fine anno: «Qui è sempre complicato – sorride Arese Lucini -. Ma ci stiamo lavorando».