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 2016  agosto 07 Domenica calendario

Il Manchester paga 110 milioni per Pogba. Gli inglesi però sono furiosi. Scholes: «Per quella cifra dovrebbe fare 50 gol l’anno»

L’operazione di mercato più clamorosa e più assurda della storia del calcio verrà con ogni probabilità ufficialmente benedetta domani, con l’annuncio del trasferimento di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United in cambio di 110 milioni di euro. È tutto fatto, è tutto pronto, Allegri ha sciorinato una boutade («Paul è convocato per domani a Vinovo») che non ha ingannato nessuno perché già da tempo il Polpo fa parte, felicemente e trionfalmente, del passato bianconero.
La Juve è riuscita a vendere il suo giocatore teoricamente migliore senza che nessuno quasi se ne accorgesse. Come? «Comprandone cinque molto forti», è l’elementare spiegazione dell’allenatore, che oggi li esibirà a Londra, nell’amichevole contro il West Ham (ore 14, diretta su Sky Sport) nel nuovo stadio Olimpico (previsti 54 mila spettatori), con Alves, Pjanic e Benatia titolari e Higuain e Pjaca in panchina, mentre 200 miglia più a nord Pogba, già avvistato a Manchester ieri, si prepara alla cerimonia della sua presentazione, su cui lo United (che oggi gioca la Community Shield a Wembley contro il Leicester) vuole concentrare attenzione mondiale perché questa operazione da 110 milioni è molto più commerciale che tecnica e servirà, nelle intenzioni, più a fare soldi (Pogba è il testimonial di punta dell’Adidas, partner del Manchester) che risultati.
«Con quei soldi, si dovrebbe comprare uno che segna 50 gol all’anno – ha contestato una delle bandiere dello United, Paul Scholes – Paul è bravo, me lo ricordo quando era ragazzo e si allenava con me, ma non vale quei soldi». L’affare ha seminato perplessità in tutta l’Inghilterra. Un altro ex Red Devil, Rio Ferdinand, è rimasto più o meno sullo stesso tono: «Non so se Pogba valga così tanto. Ma nessun giocatore dovrebbe costare più di 20 milioni», anche se lui, nel 2002, ne costò 35. «Però poi vincemmo la Premier 6 volte in 12 anni: quindi venni via dal Leeds a buon prezzo».
Per il Daily Mirror, spendere 110 milioni per Pogba «è ridicolo». Gli altri giornali sono grosso modo su quella linea, ma ci sono delle ragioni, in questo trasferimento, che sfuggono a una logica strettamente calcistica e persino finanziaria, visto che gli azionisti di una società quotata in borsa come il Manchester United potrebbero avanzare contestazioni a proposito di un’operazione economicamente inspiegabile: quattro anni fa Pogba fu lasciato andar via (gli sforzi per trattenerlo furono blandi) per un milione e oggi torna per cento volte tanto senza che i suoi progressi tecnici abbiano giustificato una tale impennata nella valutazione. Il tempo forse svelerà qualche retroscena, intanto sappiamo che Mourinho ha pescato nel non vastissimo bacino di Raiola (che gestisce pochi ma selezionatissimi campioni) tre dei suoi quattro nuovi titolari (Pogba, Ibrahimovic e Mkhitaryan), pur avendo risorse economiche per spaziare praticamente ovunque. Intanto si aspetta solo l’annuncio. E a Torino non avvertono nessuna nostalgia: hanno venduto il giocatore più caro della storia e si sentono molto più forti di prima. Qualcuno si sente di dargli torto?