Corriere della Sera, 6 agosto 2016
Qualcuno sa chi sono questi cinesi del Milan?
Il gioco delle scatole cinesi è riuscito fino in fondo. E il Milan è stato acquistato da una cordata di cui nessuno fino a questo momento aveva sentito parlare. Di nuovo abbiamo una holding con un nome e un indirizzo, la Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co. Ltd., gestita da Li Yonghong (il presidente) e Han Li, l’amministratore delegato che ha firmato il preliminare d’acquisto. Ma che non è mai comparsa nelle cronache. Nel comunicato del Milan, fatto molto interessante, oltre alla Changxing, si fa esplicito riferimento a una compagnia di proprietà statale (è la Sdic, State Development & Investment Corporation, la più grande della Cina) e a Haixia, anche questa società di capitale pubblico, e ad altri «investitori», per ora anonimi ma legati anche loro (almeno alcuni) al governo.
Dunque di chi sarà veramente il Milan? Difficile capire qualcosa della società che, di fatto, diventa la principale proprietaria della squadra che per un trentennio è stata il fiore all’occhiello della famiglia Berlusconi. Se non altro perché sembra sia stata costituita proprio per questo affare, il 26 maggio scorso, con un capitale sociale di cento milioni di yuan (13,7 milioni di euro). Evidentemente il Cavaliere ha ricevuto sufficienti garanzie: in poche parole, denaro pubblico e manager di sicura provenienza.
Ma chi avrà lo scettro del comando? A oggi è impossibile dirlo con precisione. Basta ripercorrere la trattativa per la cessione della squadra per comprendere come il gioco delle ombre (cinesi) abbia occultato perfettamente i veri protagonisti. Fino a pochi giorni fa, l’affare sembrava essere nelle mani di Vincent Zheng e Sonny Wu e del fondo Gsr (Golden Sand River). Poi era entrato in campo il colosso Fosun del magnate Guo Guangchang. Infine il colpo di scena e la firma con la Chang-xing, società di cui nessuno, in Cina, ha sentito parlare.
È chiaro che le trattative sono state condotte in gran segreto. Fatto sta, che in settimana, Han Li è volato fino in Sardegna per chiudere il contratto. Fine dei giochi? Tutt’altro. Devono ancora emergere le persone che prenderanno le decisioni operative capaci di cambiare la storia del Milan. Una cosa è certa: dietro alla passione dei cinesi per le squadre italiane c’è il presidente Xi Jinping, vero appassionato di calcio e deciso a elevare la qualità di questo sport nel Paese.