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 2016  agosto 07 Domenica calendario

Negli scontri coi migranti un agente muore d’infarto. È successo a Ventimiglia

«Questo incubo deve finire» ripete da giorni il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano. Alla frontiera la situazione dei migranti che tentano di passare il confine con la Francia, aiutati dai No borders, è arrivata a un punto di tensione insostenibile.
Ieri al termine di una giornata iniziata abbastanza tranquillamente e degenerata verso sera dopo che gli antagonisti avevano occupato un’ex caserma dei vigili del fuoco ed erano stati sgomberati dagli agenti, un poliziotto ha avuto un malore: soccorso dai colleghi è morto poco dopo in ospedale. Si tratta di Diego Turra, un assistente capo di 53 anni in forza al reparto mobile di Genova. A stroncarlo sarebbe stato un infarto: l’agente si sarebbe accasciato poco dopo essere sceso da una camionetta mentre era in corso l’operazione per disperdere i manifestanti. Nel tafferuglio sono stati fermati undici antagonisti, poi identificati e allontanati con foglio di via. Altri 25 erano stati allontanati venerdì. «Proprio in questi giorni – dice il segretario del sindacato di polizia Siap di Genova Roberto Traverso – abbiamo chiesto conto alla dirigenza del reparto mobile di Genova degli estenuanti servizi di controllo a Ventimiglia. Non si possono reggere ritmi simili, adesso i colleghi sono veramente sotto choc».
Non ha tardato a farsi sentire il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha detto di provare «rabbia per gli irresponsabili che alimentano tensioni e provocano scontri. Tolleranza zero». E ha chiesto che oggi alla manifestazione organizzata dai No border s «il governo intervenga in forze, basta ipocrisie. Serve il pugno duro». Il ministro degli Interni Alfano aveva promesso di affrontare l’emergenza di Ventimiglia ma – accusano sindaco e governatore – dalla sua visita nulla è cambiato, i migranti continuano ad arrivare a centinaia, i centri di accoglienza non sono sufficienti e comunque i profughi non vogliono fermarsi: l’obiettivo è entrare in Francia, fughe e scontri sono quotidiani.
Alla notizia della morte del poliziotto, il presidente del consiglio Matteo Renzi ha telefonato ad Alfano e ha espresso il suo cordoglio al capo della Polizia Franco Gabrielli, quest’ultimo a sua volta ha manifestato la sua vicinanza alla famiglia dell’agente «esempio di altissima virtù istituzionale».
Negli ultimi giorni a Ventimiglia è stato un crescendo: No borders sono arrivati sempre più numerosi e hanno organizzato un campeggio. Venerdì scorso circa duecento migranti hanno sfondato il cordone di polizia e hanno raggiunto la Francia a nuoto ma sono stati fermati e riaccompagnati in Italia, quindi nel centro della Croce Rossa a valle Roja. Il centro viene contestato dai gruppi antagonisti mentre la polizia, il governatore e il sindaco di Ventimiglia accusano i No border s di sobillare i migranti spingendoli a tentare di passare il confine.
Alla manifestazione di oggi sono attesi No borders provenienti da altre regioni. I gruppi antagonisti hanno diffuso un comunicato in cui facendo riferimento alla morte dell’agente parlano di «strumentalizzazione». Il sindaco di Ventimiglia ha definito la manifestazione «pretestuosa» e chiede che «chi crea disagi sia allontanato dalla città».