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 2016  agosto 08 Lunedì calendario

Pistorius ha tentato il suicidio?

Aleggia l’ombra del tentato suicidio dietro l’«incidente» – questa la versione ufficiale – accaduto in cella a Oscar Pistorius, l’atleta sudafricano che sta scontando una pena di sei anni per l’omicidio della sua fidanzata, Reeva Steenkamp. Sabato l’atleta è stato ricoverato in ospedale per alcune ferite ai polsi che, a detta della stampa, si sarebbe inferto da solo. Secondo City Press, che cita un detenuto della prigione di Pretoria e due guardie del Kalafong Hospital, dove l’atleta è stato ricoverato, Pistorius si sarebbe tagliato le vene dei polsi e, in seguito ad una perquisizione, alcuni coltelli sarebbero stati trovati nella sua cella. «Aveva dei brutti tagli ai polsi – hanno riferito le due guardie – i medici li hanno curati avvolgendoli con delle bende». Ma dal penitenziario sudafricano di Kgosi Mampuru, in cui è detenuto il campione, è arrivata una versione ufficiale diversa. Secondo il portavoce, Singabakho Nxumalo, il campione si è procurato delle leggere ferite ai polsi cadendo dal letto della sua cella e nega, riferiscono sempre fonti ufficiali penitenziarie, «ipotesi su un tentativo di suicidio». Sulla stessa linea la versione della famiglia 
«È STATO UN INCIDENTE»
Pistorius, che ha inizialmente rifiutato di commentare l’accaduto, e successivamente per bocca del fratello di Oscar, Carl, ha sostenuto la tesi dell’incidente. «Sta bene date le circostanze», ha affermato Carl Pistorius parlando di Oscar. «Dormiva nella sua cella e si ferito, ma nulla di grave», ha assicurato, aggiungendo che le ipotesi di un tentativo di suicidio sono «completamente false e scandalose». Fonti ufficiali hanno intanto annunciato che è stata aperta un’inchiesta sull’accaduto. Comunque siano andate le cose, Blade Runner, come è stato soprannominato per quelle protesi di carbonio che sostituiscono le sue gambe da sotto il ginocchio, è stato già dimesso dall’ospedale ed è tornato in cella. Resta tuttavia una coincidenza singolare il fatto che l’incidente, se di incidente si tratta, sia accaduto proprio il giorno che segna l’inizio dei Giochi olimpici in Brasile a cui l’atleta teneva a partecipare. Prima dell’uccisione di Reeva nel 2013,Pistorius e il suo allenatore dissero che si sarebbero ritirati insieme dopo giochi di Rio. Il campione è in carcere dal 6 luglio scorso, giorno in cui è stato condannato in appello dal tribunale di Pretoria.