Corriere della Sera, 8 agosto 2016
Il delirio dei sondaggi su Hillary e Donald
Adesso è delirio dei sondaggi e raccapezzarsi nella giungla dei numeri è complicato. Per giorni dopo la convention democratica, le rilevazioni demoscopiche sono state concordi nel dare Donald Trump in picchiata mentre Hillary Clinton schizzava a vette mai raggiunte. Con un distacco massimo di 11 punti curiosamente registrato dalla Fox, la grande rete tv conservatrice. Ieri il sondaggio Washington Post-ABC ha attribuito alla ex «first lady» un vantaggio di 8 punti (50% contro 42): il doppio rispetto a un mese fa ma meno di quello (51 a 39) di giugno. Poi è arrivato un altro sondaggio, quello Reuters-IPSOS, per cui il vantaggio della democratica su Trump si è già ridotto ad appena il 3%. Il recupero della Clinton è stato solo una fiammata dovuta alla convention democratica che, a differenza di quella repubblicana disertata dai «big» del partito, ha schierato i progressisti più in vista, da Obama a Bernie Sanders? I precedenti dovrebbero indurre alla cautela: non solo nei mesi scorsi i sondaggisti hanno sbagliato molto con Trump ma, andando indietro nel tempo, va ricordato anche che nel 1988, dopo la convention democratica, Michael Dukakis aveva nei «polls» 17 punti di vantaggio su Bush padre. Che poi, a novembre, conquistò la Casa Bianca con un vantaggio di 7 punti. Potrebbe succedere di nuovo, soprattutto se Hillary farà errori analoghi a quelli madornali commessi a suo tempo da Dukakis. E se, come temono molti, perderà il confronto con Trump nei tre dibattiti televisivi. Ma, a oggi, un dato è chiaro: lo scontro con il padre del soldato musulmano ucciso in Iraq, e l’arroganza mostrata da Trump coi leader del partito possono piacere al suo zoccolo duro elettorale «celodurista», ma hanno intaccato il suo gradimento tra i moderati. Ce la farà «The Donald» a cambiare rotta e a rendere credibile la sua «conversione»? Intanto, per non sbagliare, Trump annuncia una nuova politica economica capace di «raddoppiare la crescita» negli Usa. Vedremo se basterà.